11 agosto 2006

Considerazioni sul terrorismo

Partiamo dal principio di tutto. Quello che si potrebbe definire il pretesto (badate bene, non ho detto "la causa") delle guerre in corso in medio oriente. 11 settembre 2001. Riporto le dichiarazioni di George Bush:

8:30 P.M. EDT [*1]: "This is a day when all Americans from every walk of life unite in our resolve for justice and peace. America has stood down enemies before, and we will do so this time. None of us will ever forget this day. Yet, we go forward to defend freedom and all that is good and just in our world."

Dopo l'inizio della campagna irakena Bush commenta così i risultati, annunciando che le maggiori operazioni militari in Iraq sono finite, il 7 settembre 2003:

8:31 P.M. EDT
[*2]: "For a generation leading up to September the 11th, 2001, terrorists and their radical allies attacked innocent people in the Middle East and beyond, without facing a sustained and serious response. The terrorists became convinced that free nations were decadent and weak. And they grew bolder, believing that history was on their side. Since America put out the fires of September the 11th, and mourned our dead, and went to war, history has taken a different turn. We have carried the fight to the enemy. We are rolling back the terrorist threat to civilization, not on the fringes of its influence, but at the heart of its power."

Ne riporto un'altra, vi invito a non concentrarvi sul contesto ma semplicemente sul messaggio, sulle parole (qui siamo al 25 June 2004):

"[T]he free world has to make a choice: Do we cower in the face of terror, or do we lead in the face of terror?"He vowed not to let "these terrorists dash the hopes and ambitions of the people of Iraq." And he said Iraqi Prime Minister Ayad Allawi said to him: "Mr. President, don't leave our country, help us secure our country so we can be free."


Che cosa accomuna tutte queste dichiarazioni pronunciate dal presidente? Un messaggio, un solo messaggio, semplice, così che possa raggiungere qualsiasi mente, indipendentemente dall'estrazione sociale, dal livello culturale o dal Q.I. In sostanza il mondo, dopo questa "guerra al terrorismo", è più... sicuro. Siamo più sicuri, è stata costruita una cortina di ferro tra noi e il terrorismo. Dichiarazioni mirate a ricevere consensi sulle guerre, mezzo per ottenere la sicurezza dei propri figli. Mi scuso se sono stato ridondante, ho ripetuto più volte la stessa parola, ma volevo che non la dimenticaste assolutamente. Veniamo all'attentato sventato. Ci sono degli spettri, che stanno incombendo sull'amministrazione Bush. A partire dalle controinchieste sull 11/9, per passare al fosforo in Iraq fino ad arrivare a quel miracolo al rovescio che abbiamo visto a Cana (dove Gesù trasformò acqua in vino e i sionisti acqua in sangue). Spettri che si fanno via via più grandi. Quanti avrebbero immaginato, nel 2002, che Mentana parlasse di una versione alternativa all'attentato al pentagono 5 anni dopo? Esiste quindi una fortissima tentazione, da parte di coloro che "manovrano" l'intero teatrino, di rinforzare le tesi ufficiali, a ravvivare nella gente la paura che il terrorismo si manifesti veramente sotto le spoglie di quello che ci viene presentato nei tg. Ma ora non basta più "schiacciare un bottone" per ottenere il risultato. Si rischia un dolorosissimo "ritorno di fiamma". Siamo tutti convinti che queste guerre siano degli agenti immunitari contro il terrorismo, se dovesse accadere che una flotta di aerei si schiantasse negli USA, la tesi non cadrebbe istantaneamente come un castello di carte?Se il malato non viene guarito dalla medicina la prima cosa che fa è quella di presentarsi dal dottore chiedendo: "mi scusi, ma allora la ricetta era sbagliata?". Allora che alternative ha a disposizione chi vuole farci credere che la via giusta da perseguire sia questa? Passiamole in rassegna. Gli stati Uniti sono un paese ormai sicuro (a proposito, qualcuno ha a disposizione dei dati sulla spesa americana per le proprie forze dell'ordine e i controlli interni?). Il terzo mondo lasciamolo stare, non farebbe presa sul pubblico, e poi è meglio evitare che si inizi a interessarsi su ciò che vi accade. Rimaniamo noi, il vecchio continente. C'era chi si aspettava un attentato durante i mondiali. Ipotesi superficiale, torniamo al punto di partenza; la gente penserebbe che "ce lo si doveva aspettare", con la conseguenza che non ci si sentirebbe più sicuri. Che cosa resta, allora? Visto che la regola sembra ormai chiara - se lo fanno non lo dicono, se lo dicono non lo fanno - restano solo una possibilità. Continuare a spaventare la gente all'infinito, tenendola sulla corda in qualunque modo, parlando continuamente di trame, di rischio, di pericolo, di uomo nero insomma, oppure "sventare" miracolosamente qualcosa di "pericoloso", in modo da indurre inconsciamente il pensiero che "se ne hanno sventato uno, probabilmente ce ne sono almeno altri dieci in preparazione".


"Si comprendono le profezie solo quando si vedono avverate.", Blaise Pascal

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Nicolò sai benissimo come la penso e ti faccio i complimenti per il bel post (non fosse per l'argomento che di bello ha ben poco).. unica nota di "colore":
Cana non è quella di Gesù.. ma Qana.. altra località.. :)

Anonimo ha detto...

Ciao George (mantengo i nick del forum Rai, per abitudine, anche qui a "casa tua", OK? ^:^),
dopo aver letto dei tanti dubbi dei parenti delle vittime sulla tragedia delle Twin Towers, ho fatto un po' di ricerche in Rete e ho trovato dei documenti sconvolgenti, sostenuti peraltro da firme abbastanza autorevoli (Oliviero Beha, Franco Cardini, Giulietto Chiesa, Gianni Minà, Sigfrido Ranucci, solo per fare qualche nome...).

Ti segnalo i link.

Il film LOOSE CHANGE (stile Michael Moore per intenderci), soprattutto, non so se l'hai già visto ma è a dir poco sconcertante...

Vorrei sapere cosa ne pensi, prima di provare a rilanciare il tutto anche sul forum.

Stammi bene.

M.

http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=1927

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=4661

Nicolò ha detto...

Ringrazio per i contributi interessanti. Rispondo in ordine.

Alessio: certo, pubblica pure ;)

Beppe: un piacere rileggerti e grazie per la correzione :)

Memento: appena posso guardo tutto con attenzione, i link sono interessantissimi.

Anonimo ha detto...

no no, Qana, o Cana, o Caana, è quella dell'acqua in vino ...

http://en.wikipedia.org/wiki/Qana

ciao.

Nicolò ha detto...

Grazie per la ri-correzione, anonimo. ;)

Anonimo ha detto...

Ciao Nicolò,

mi associo alla domanda

"mi scusi, ma allora la ricetta era sbagliata?"

Anonimo ha detto...

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