11 settembre 2007

11 settembre 2007

[*pressante.com]

Raymond M. Downey, il primo esperto americano in demolizioni controllate, prima che l'implosione del 9/11 della torre nord lo uccidesse, affermò [*1] che il crollo della torre sud del WTC fosse stato causato da esplosivi e non dal cherosene del boeing. Il capo dell'FDNY era anche descritto come la persona più preparata nel programmare demolizioni controllate e, Timothy Roemer, un membro della commissione per l'11 settembre, l'ha definito un grande esperto del settore. Come riportato dalla World Trade Center Task Force interview, subito dopo la caduta della Torre Sud delle 9:59, Ray Downey, intervistato dal reverendo John Delendick, cappellano dei pompieri, ha affermato che la torre non poteva essere che minata, perchè il crollo era stato troppo regolare.

Downey godeva di grande fama nel settore, avendo alle spalle diverse operazioni di recupero, come quelle durante gli attentati del 1993 al WTC e del 1995 ad Oklahoma City, tanto da guadagnarsi il soprannome di "The Master of Disaster", anche per la sua esperienza da veterano, di 39 anni, all'interno dell'FDNY.

La testimonianza di Downey e le sue conclusioni è l'ennesimo importante tassello da aggiungersi alle centinaia di richieste di chiarezza da parte di scienziati, ricercatori e ex membri del governo e dell'esercito, raccolte nel documento Patriots Questions 9/11.

Sono trascorsi 6 anni, sarebbe ora che qualcuno iniziasse a fornirci delle risposte.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

caro nicolò, è ammirabile che tu ti faccia domande, ma potresti anche fare qualche indagine per scoprire le risposte, che abbondano qui su internet... ma prima di tutto ti invito a leggere bene l'intervista in inglese, e soprattutto a valutare certe parole in base al contesto in cui sono state pronunciate. Col senno di poi è facile montare complotti.
Ciao
Andrea

Anonimo ha detto...

ma non è solo nicolò ad avere qualche dubbio a riguardo mi pare... vedi giusto altri 3 o 4 gatti qui...http://patriotsquestion911.com/
:-)
Ciao a tutti.
Teba

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