[*AFP] The panic in global financial markets has sparked an unprecedented rush into safe US Treasury securities, driving yields on short-term government notes down to almost zero. Due to stampeding demand for safe short-term investments, the US Treasury’s four-week and three-month bills on Friday yielded an effective rate of 0.01 percent — down sharply from 1.515 percent and 1.785 percent, respectively, in early September. [...] The low yields reflect a surge in demand for these instruments, seen as the safest in the world during times of turmoil. [...] But Bob Eisenbeis, analyst at Cumberland Advisors, said the unprecedented low yields are a sign of “dysfunction” in markets. Eisenbeis said US municipal bonds are paying upwards of 6.0 percent tax-free and corporate bonds even more, but that fears of default and a lack of knowledge about underlying bond quality have led investors to shun these alternatives. One reason for the surge in demand for Treasuries, said Eisenbeis, is the Federal Reserve’s decision to flood financial markets with liquidity including through other central banks.Many central banks and commercial banks are reluctant to use this cash for traditional lending, and are buying Treasuries to ride out the storm, Eisenbeis added. A big question for the market is whether the Treasury market has become a bubble that will burst.
[...] Mike Larson, an analyst at Weiss Research, says the long-term bond market could be “the biggest bubble of all,” worse than the dot-com and real estate bubbles. “Treasury bonds almost never move this far, this fast. And interest rates, which move in the opposite direction of bond prices, almost never fall this far, this fast,” Larson said. Larson said the yield on the 10-year Treasury bond plunged from a mid-October high of 4.08 percent to nearly 2.5 percent this week, “yielding lows not seen since the mid-1950s.” “There are lots of reasons to believe this Treasury rally is unsustainable, and that a day of reckoning is fast approaching,” he said. [...]
9 dicembre 2008
La madre di tutte le bolle
La corsa ai titoli di stato statunitensi, conseguenza forzata dell'avversione al rischio post-bolla, ha fatto crollare il loro rendimento. L'alta domanda da parte di investitori che scelgono di orientarsi su titoli ritenuti sicuri, convinti che gli Stati Uniti non possano fallire, sono però il segnale di un "malfunzionamento" all'interno del mercato... almeno a detta di Bob Eisenbeis. Certamente un ruolo centrale in questa corsa all'acquisto è svolto dalle iniezioni di liquidità della Fed, che combinata all'avversione al rischio, spinge sia privati che banche a investire questo denaro stampato dal nulla in titoli di stato, piuttosto che in più redditizie obbligazioni emesse da società private. É quindi altamente probabile che i pianificatori economici stiano gonfiando un'altra bolla, che in questo caso riguarda le Treasuries statuniensi. Assodato che questo genere di iniezioni di denaro non possa durare per sempre, potrebbero materializzarsi conseguenze disastrose per il dollaro e più in generale per il sistema finanziario americano. L'esplosione di una bolla nel mercato dei titoli di stato e la fuga generalizzata che ne conseguirebbe forzerebbero il Governo a dover pagare interessi altissimi su un debito pubblico gigantesco. Considerato che gli Stati Uniti negli anni a venire non ridurranno assolutamente la propria spesa militare [*1 - *2] (alla faccia dei pro-Obama al di fuori degli States) e molto probabilmente la spesa per la Sanità aumenterà ulteriormente, negli anni a venire potremmo assistere all'esplosione di una bolla al cui confronto quelle delle dot-com e del mercato immobiliare sembreranno due scoregge. Questo post vuole essere a suo modo profetico, identificando le cause dell'ennesima bolla speculativa, anche per evitare che quando il mercato dei titoli di stato arriverà alla resa dei conti si punti il dito conto il libero mercato.
0 commenti:
Posta un commento