14 luglio 2009

Il salario minimo

Peter Schiff, su safeheaven.com scrive un interessante articolo sul salario minimo, un'imposizione legislativa che non crea altro che povertà attraverso inflazione e disoccupazione. Schiff fa riferimento alla recente decisione federale di aumentare lo stipendio minimo a 7,25$/ora. Ecco la traduzione:

In un'economia di libero mercato la domanda è sempre funzione del prezzo: più alto è il costo per l'acquisto di un bene più bassa sarà la sua richiesta. Quello che potrebbe sorprendere i politici è che questa regola si applica sia ai prezzi che ai salari. Quando i datori di lavoro valutano la necessità di capitali e lavoro, i costi sono un fattore primario. Quando il costo dell'assunzione di manodopera non qualificata aumenta, vengono persi posti di lavoro. Nonostante questa inevitabile conseguenza, le politiche economiche statali di aumento del minimo salariale, come quella che avrà effetto alla fine di questo mese [*ndt], sono viste come un atto di benevolenza governativo. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità. Quando ci si trova a dover fare i conti con uno scarico intasato, si è soliti chiamare diversi idraulici e rivolgersi al più conveniente. Se i prezzi di tutti gli idraulici dovessero essere troppo alti, molti si munirebbero di una chiave inglese per risolvere il problema da soli. Il mercato del lavoro si muove secondo le stesse regole. Prima di assumere un nuovo operaio il datore di lavoro si dovrà sincerare che l'aumento di produttività coprirà il costo (che non sono costituiti dal solo salario ma anche dalle tasse e da tutti i costi aggiuntivi). Così se un operaio non qualificato è in grado di aumentare di 6 dollari l'ora la produttività, diventa legalmente non assumibile con uno stipendio minimo di 7,25$/ora. La manodopera non qualificata si troverà anche in competizione con quella qualificata. Ad esempio, se un lavoratore qualificato compie un lavoro in 14$/ora e due non qualificati sono in grado di farlo nello stesso tempo a 6,50$, per il datore di lavoro è economicamente conveniente assumere 2 operai. Un aumento dello stipendio minimo a 7,25$ rende economicamente sconveniente questa soluzione. La dinamica descritta nell'esempio non è altro che la motivazione per cui le labor unions sono favorevoli al minimo sindacale. Sebbene nessuno dei loro membri guadagni il minimo sindacale, la legge aiuta a proteggere i loro membri dalla competizione con i lavoratori non qualificati.

I datori di lavoro devono anche scegliere se utilizzare operai o macchinari. Ad esempio, un principale può decidere se assumere un receptionist o investire in un centralino automatico. La prossima volta che vi troverete a spergiurare al telefono contro una voce metallica nel vano tentativo di avere una conversazione con un computer, saprete chi incolpare per la vostra frustrazione. Ci sono molti altri esempi analoghi in cui il tetto salariale ha reso non competitivi i lavoratori non qualificati. Ad esempio, i carrelli a mano che hanno sostituito i portabagagli all'aeroporto. La ragione principale per cui i fast-food usano piatti di carta e stoviglie in plastica è per evitare di assumere lavapiatti. Il risultato è che molti lavori non qualificati che costituivano il primo piolo della scala lavorativa sono stati buttati fuori dal mercato. Siete in grado di ricordare l'ultima volta in cui una maschera vi ha mostrato il vostro posto in un teatro? L'ultima volta in cui un cassiere di un supermercato non solo ha messo la vostra spesa nelle borse, ma l'ha anche portata nel baule della vostra auto? In ogni caso non passerà molto tempo prima che le cassiere del supermercato verranno escluse dal mercato e sostituite da sistemi automatizzati, che non vi aiuteranno nemmeno a ritirare la spesa nelle borse.

La scomparsa di questi lavori ha grandi ripercussioni economiche e sociali. Questo genere di lavori sono l'occasione per migliorare le proprie capacità in modo che la manodopera non qualificata possa offrire una maggiore produttività ai datori di lavoro di oggi e futuri. Aumentando la loro abilità cresce anche il loro salario (sia perchè l'imprenditore ne riconosce le capacità sia perchè non vuole perdere un operaio a favore di un concorrente, ndt). In ogni caso, rimuovere il piolo più basso toglie la possibilità a molti di iniziare una scalata nel mondo lavorativo. Così la prossima volta che sarete voi stessi a fare rifornimento sotto la pioggia, non pensate al ragazzo che avrebbe potuto farlo al posto vostro, ma al meccanico di auto che sarebbe potuto diventare quel ragazzo se la sua carriera non fosse stata preclusa da un salario minimo. Molti meccanici hanno imparato il loro mestiere iniziando come addetti alla benzina. Durante i rifornimenti, il controllo delle gomme e il lavaggio dei vetri trascorrono un sacco di tempo ad osservare e aiutare i meccanici.

Proprio perchè il minimo salariale preclude a molti giovani (anche appartenenti a minoranze) l'ingresso dal basso nel mondo del lavoro, loro non sviluppano capacità necessarie a migliorare la propria posizione lavorativa. Come conseguenza molti diventano criminali o vivacchiano degli aiuti governativi. Chi sostiene il salario minimo, lo fa anche perchè ritiene che non sia sufficiente a mantere una famiglia. Ciò è vero, ma completamente irrilevante, poichè i lavori non qualificati non sono finalizzati a mantenere una famiglia. Infatti, molte persone che guadagnano il minimo sindacale vivono ancora con i genitori. In teoria un individuo non dovrebbe decidere di crearsi una famiglia fino a quando non è in grado di mantenerla. I lavori non qualificati danno la possibilità agli operai di aumentare le proprie capacità per poter guadagnare abbastanza per mantenere una famiglia. Qualcuno pensa veramente che un ragazzo che consegna i giornali dovrebbe guadagnare abbastanza per essere in grado di mantere una famiglia?

L'unico modo per aumentare i salari consiste nell'aumentare la produttività del lavoratore. Se gli stipendi potessero essere aumentati semplicemente attraverso un mandato governativo, potremmo fissare il salario minimo a 100$ all'ora e risolvere tutti i nostri problemi. É chiaro che a queste cifre la maggior parte della popolazione perderebbe il proprio lavoro, e i pochi posti rimasti risulterebbero talmente costosi da gonfiare enormemente i prezzi dei beni e dei servizi.

Finchè i nostri leader politici non saranno in grado (o non vorranno?, ndt) comprendere questo semplice concetto, come possiamo sperare che siano in grado di affrontare problemi economici molto più importanti?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Nicolò ha detto...

Mi fa piacere, prego!

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