The Road to Serfdom (1944), di Friedrich von Hayek, costituisce un riferimento per tutti coloro che si oppongono alla pianificazione statale. L'argomentazione di fondo dell'economista austriaco è che la libertà contrattuale e d'impresa, senza alcuna intromissione da parte del governo, avrebbe condotto all'allocazione efficiente delle risorse e quindi agevolato la crescita economica. Al contrario, più lo Stato si intromette nel libero scambio e "pianifica", più per gli individui diventa difficile ricorrere al calcolo economico. Ecco i risultati pratici:Gli agricoltori, i ristoranti e i supermercati buttano via tonnellate di cibo commestibile ogni anno, mentre un numero crescente di californiani fa fatica a guadagnarsi il pasto. Più di sei milioni di tonnellate di cibo vengono buttate ogni anno, una quantità pari a 35 volte lo Staple Center di Los Angeles. Il cibo costituisce il 15,5% del totale dei rifiuti prodotti annualmente, secondo la California Integrated Waste Management Board.In ogni sistema non di mercato il calcolo economico diventa impossibile e l'allocazione delle risorse non può quindi essere ottimale, ma anzi risulterà irrazionale.
P.S.: il Mises Institute fornisce anche un bellissimo riassunto del libro, attraverso immagini e brevi periodi, in forma di booklet.








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