30 novembre 2011

La Perdita della Sovranità Nazionale

[Timeline interattiva - uk.reuters.com]

Qui sopra una delle migliori cronologie disponibili online, creata da Reuters, di ciò che è avvenuto nell'ultimo anno in Europa. Sperando di non rovinarvi la visione del macabro spettacolo, vi anticipo che nel prevedibile finale il Titanic affonderà, dopo essersi scontrato con l'iceberg del corso legale. Si può continuare a credere alle promesse dei burocrati europei, che mentono riguardo la sopravvivenza dell'Euro, oppure basarsi su fatti reali e aspettarsi verosimilmente un crollo della Moneta Unica entro la fine del prossimo anno [*1]. Il desiderio di pianificazione centrale degli europeisti però non sembra arrestarsi, bensì la tentacolare influenza dell'Unione Europea sta cercando di espandersi, nel tentativo di succhiare tutto ciò che resta prima di implodere su se stessa [*2]: 
Mentre l'Unione Europea e la Banca Centrale Europea stanno continuando ad imporre austerità e tasse sui loro stessi membri, al fine di riuscire a coprire il debito e la crisi di liquidità creata da loro stessi, una nuova sorprendente svolta sta spingendo l'UE a cercare di imporre il proprio controllo su una nazione che non appartiene nemmeno all'Organizzazione. Il 28 novembre la capitale monetaria di Bruxelles ha imposto una forte pressione sullo stato neutrale della Svizzera, affinché iniziasse ad alzare le tasse sulle imprese per evitare che le nazioni membre fuggissero alle insopportabili restrizioni economiche che pesano sulla loro testa, e per evitare che le aziende stesse si spostassero in una realtà fiscalmente sopportabile come quella svizzera [*3]: "Nonostante non sia un membro dell'UE, la Svizzera riceve pressioni da Bruxelles affinché aumenti le tasse dato che le compagnie fuggono dall'insopportabile pressione fiscale dello stato sociale europeo a favore dei cantoni svizzeri. Se la nazione dovesse rifiutarsi di inchinarsi a questa richiesta gli "eurocrati" minacciano ritorsioni. Il Governo svizzero ha discusso con i governatori europei per un anno a riguardo il loro mancato rispetto del "Codice di condotta europeo per la tassazione delle imprese." Lo scopo dell'Unione Europea, secondo la Swiss Broadcasting Corporation, è di eliminare quello che il regime sovranazionale di Bruxelles chiama "le pratiche fiscali dannose"; bassa pressione fiscale che attrae capitali, imprese, lavori e lavoratori in fuga dal diroccato super-stato europeo. Ma il regime fiscale europeo non si applica alla Svizzera, si difendono le autorità elvetiche. La nazione ha una lunga storia fatta di non ingerenze con gli stranieri, e nonostante una pressione insopportabile, ha sempre resistito alla richiesta di sottoporre le sue attività regionali a schemi di integrazione continentale." Il tentativo disperato dell'Unione Europea di tenere sotto controllo il sistema e gli affari che supportano la banca centrale attraverso una massiccia regolazione e tassazione è abbastanza simile a ciò che è avvenuto negli Stati Uniti negli ultimi anni. Le sedi aziendali si sono spostate offshore, verso paradisi fiscali come l'Irlanda e ovviamente la Svizzera, e ora molte compagnie europee stanno seguendo la stessa strada per evitare la struttura fiscale draconiana dell'UE. C'è sempre una sottile linea tra le politiche fiscali buone che sostengono i bisogni dei cittadini di una nazione. Quella linea può diventare distorta quando i politici e i capitalisti corrotti cercano di utilizzare questo potere per guadagnare potere politico o beneficio economico. Per decenni dalla sua creazione, l'Unione Europea ha cercato di espandere la sua influenza politica sulle nazioni membre e di accrescere la sua autorità al di fuori della carta economica con cui è stata creata. Sta lentamente raggiungendo il suo scopo dopo aver messo banchieri in posizioni di comando sia in Grecia che in Italia, dopo aver deposto i loro candidati eletti. La scacchiera si sta espandendo e stanno ora cercando di imporre la loro volontà su nazioni che non sono nemmeno parte dell'organizzazione. La pressione continua che stanno imponendo sullo stato neutrale della Svizzera affinché aumenti la pressione fiscale su aziende europee che si spostano per evitare regimi fiscali insopportabili, mostra quanto lontano l'Unione si stia spingendo per consolidare il controllo completo sulle nazioni sovrane e le aziende che sostengono la fragile organizzazione in un periodo di crisi e conflitti economici.

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