28 febbraio 2006

Coincidenze umanitarie

Nel libro «La guerra del petrolio» (Editori Riuniti), l’autore, Benito Li Vigni, entrato all’ENI con Mattei e rimasto nel gruppo fino al 1996, ricoprendovi posizioni di grande responsabilità, a proposito di Nassiriya scrive: «La presenza italiana in Iraq, al di là dei presupposti ufficialmente dichiarati, è motivata dal desiderio di non essere assenti dal tavolo della ricostruzione e degli affari. Questi ultimi riguardano soprattutto lo sfruttamento dei ricchi campi petroliferi. Non a caso il nostro contingente si è attestato nella zona di Nassiriya dove agli italiani dell’ENI il governo iracheno, pensando alla fine dell’embargo, aveva concesso – fra il 1995 e il 2000 – lo sfruttamento di un giacimento petrolifero, con 2,5-3 miliardi di barili di riserve: quinto per importanza tra i nuovi giacimenti che l’Iraq di Saddam voleva avviare a produzione».

Per saperne di più:

"Un progetto stolto non solo non ottiene un risultato, ma trascina l'uomo anche alla rovina. Dei cani videro una pelle d'animale tenuta a mollo sul fondo di un fiume. Per poterla tirare fuori e mangiarsela più facilmente, si misero a bere l'acqua per prosciugarla: ma morirono scoppiati prima di toccare quello che volevano." , Fedro - Favola dei cani famelici

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Pubblicizza la verità su "Chiara Fuori",
gli sceneggiatori inventano storie, ma in tv sai che stai guardando una cosa non vera.
Far finta di essere una ragazza, far finta di avere problemi, solo per cercare di guadagnare a me ricorda più che altro una truffa.
Da segnalare anche al noto annti bufala:
www.attivissimo.com

Anonimo ha detto...

come previsto ha cancellato il post che lo inchioda,
preventivamente avevo salvato tutto, se ti serve materiale chiedi pure.
Reputo grave chiedere donazioni fingendosi una ragazza sfortunata sfruttando la generosità delle persone.

Nicolò ha detto...

mandami una mail con il materiale. Grazie, mi sto già muovendo in questa direzione

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