Il bamboo è una sorta di acciacio vegetale (che tra l'altro è possibile raccogliere in soli 4 anni, diversamente dal periodo richiesto dai legni tradizionali che va dai 20 ai 40 anni) che per essere prodotto richiede 170 volte meno dell'energia richiesta da una base equivalente rinforzata in acciaio. La resistenza del bamboo è di 28000 libbre per pollice quadrato, contro le 23000 dell'acciaio. Questi dati sono sufficienti a far capire che per le famiglie più povere, soprattutto in continenti come Africa o Asia, è più facile procurarsi un tetto utilizzando questo materiale. Nelle zone di Caldas e Manizales, in Colombia, si è sempre utilizzato questo materiale. Vi sono edifici di tre piani che hanno resistito all'uso, alla pioggia, all'umidità e ai terremoti per oltre un secolo, dimostrandosi più solidi di quelli costruiti con acciaio e calcestruzzo. In Costa Rica il "Nacional Bamboo Project" ha scelto di realizzare 7200 case a basso costo in Bamboo e in Bamgladesh esistono 15 milioni di abitazioni unifamiliari costruite in questo materiale. Con un utile sul capitale investito compreso tra il 20% e il 30%, non è difficile immaginare che il bamboo, un materiale da costruzione unico nel suo genere, possa rappresentare un'ottima alternativa ai metodi attualmente importati da altri Paesi, che si rivelano invece costosi e conportano un cospicuo consumo energetico. Il costo di una casa, grazie all'impiego del bamboo, può scendere a un ventesimo di quello di un'abitazione tradizionale, l'energia necessaria per realizzare i materiali si può ridurre anche di cento volte, mentre la nuova abitazione potrà ospitare almeno cinque generazioni.
"L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre." G. Orwell
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