L'arte della guerra ha una nuova faccia. Modellata da personaggi a loro agio più nelle sale di borsa che nei campi di battaglia. Una dimensione corporativa in grado di cambiare gli scenari di sicurezza di domani. Come mostrano i dati di oggi: l'8% del bilancio alla difesa americana è privatizzato; in Iraq il contingente delle compagnie militari private è il secondo più numeroso sul campo. Ho tentato di scrivere un articolo che analizzi, sebbene superficialmente, la realtà delle aziende private che fanno la guerra per conto di terzi. Mi riprometto di approfondire l'argomento, per ora vi propongo un ritratto sommario di questo sistema che sta iniziando a gestire la macchina bellica. Ciò comporta un rischio reale: abbandonare i conflitti nelle mani degli amministratori delegati, nuovi generali in doppiopetto.
L'articolo, per evitare di oscurare gli altri post, data la sua lunghezza, è disponibile qui.
1 commenti:
Mercenari italiani tra i contractor aguzzini impiegati ad Abu Graib (Rainews24) dalle compagnie di reclutamento Titan corp e Caci international. Tra Iraq e Afganistan 100 i prigionieri assassinati, molti dei quali deceduti sotto tortura (Bbc).(Unità 23/2/06)
Posta un commento