12 febbraio 2006

Iraq/6 - Le forze armate degli USA

(fonte Rebelion.org 28/01/06)

Secondo uno studio del Pentagono, sottoposto all’esigenza di frequenti rotazioni di truppa in Iraq e Afghanistan, l’Esercito si è convertito in una ‘sottile linea verde’ che potrebbe spezzasi, a meno che si trovi rapidamente una soluzione. Andrew Krepinevich, ufficiale dell’esercito a riposo (è direttore esecutivo del Centro di Valutazione e Bilancio Strategico, un istituto di ricerca politica senza fine di lucro) ha scritto l’informativa di un accordo del Pentagono, concludendo che l’Esercito non è in grado di mantenere il ritmo dei dispiegamenti di truppe in Iraq per il tempo necessario a spezzare la forza dell’insurrezione. Ha anche suggerito che la decisione del Pentagono, annunciata a dicembre, di iniziare quest’anno a ridurre la forza in Iraq, è stata in parte motivata dalla comprensione che l’Esercito si sentiva oberato dai propri obblighi. Il testo di 136 pagine mostra un quadro della condizione dell’Esercito più istruttivo di quello che i funzionari militari presentano in pubblico. Anche se non è stata pubblicata, una copia dell’informativa è stata rilasciata su richiesta dell’Associated Press. Per illustrare il grado di preoccupazione rispetto alle esigenze dell’Esercito, Krepinevich ha intitolato uno dei capitoli del suo testo: “la sottile linea verde”. Ha scritto che l’Esercito è impegnato in una ‘corsa contro il tempo’ per adeguarsi alle esigenze della guerra “o rischiare una rotta della forza a causa della diminuzione catastrofica del reclutamento e delle coscrizioni”. George Joulwan, generale con quattro stellette a riposo, ex comandante della Nato, concorda che l’Esercito sia tirato al massimo:“Indebolito o no, penso si debba dire che, se non cambiamo il modo di procedere, saremo in pericolo di essere spezzati e infranti; sono d’accordo con questo” ha detto Joulwan il mese scorso alla CNN. L’analisi di Krepinevich, mentre coincide con le conclusioni di alcuni esterni all’amministrazione Bush, si scontra in netto contrasto con le dichiarazioni pubbliche del segretario della Difesa Donald H.Rumsfeld e di altri ufficiali dell’Esercito. La settimana scorsa, ad esempio, il segretario dell’Esercito Francis Harvey, ha aperto una conferenza stampa del Pentagono smentendo che l’Esercito abbia dei problemi: “L’Esercito attualmente è la forza più capace, meglio addestrata, meglio equipaggiata e più esperta che la nostra nazione abbia avuto da più di una decade”, ha detto, aggiungendo che il reclutamento si sta riprendendo.

Rumsfeld ha argomentato che l’esperienza di combattimento in Iraq e Afghanistan ha rafforzato l’Esercito piuttosto che indebolirlo.


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"L'esercito convenzionale perde se non vince; la guerriglia vince se non perde.", Henry Kissinger

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