26 marzo 2006

Il Funerale Censurato


Il testo della lettera di Slobodan Miloscevic, dell'8 Marzo 2006, scritta a mano e diretta al Ministero degli affari esteri russo per chiedere un interventoin suo aiuto, è stato tradotto in inglese dal suo avvocato Zdenko Tomanovic (testo inglese)

Al Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa.

Cari Signori e Signore ,
è con il mio riconoscimento per la solidarietà e la comprensione che mi avete mostrato nell’accettare di prestarmi le cure mediche a me necesarie, e nell’aver dato garanzie per me, che vorrei informarvi circa quanto segue. Penso che l’insistenza con cui mi è stato negato il trattamento in Russia, è motivata in primo luogo dalla paura che tramite analisi molto precise si sarebbe scoperto che stanno prendendo misure attive e ostinate per distruggere la mia salute, durante le cure che non possono essere nascoste agli esperti russi. Vi dimostrerò in ordine le mie documentazioni, presentando un semplice esempio che troverete in allegato. Questo documento, che ho ricevuto il 7 Marzo, mostra che il 12 gennaio (cioè due mesi fa ), e stata rilevata una sostanza estremamente forte nel mio sangue, che è usata, come essi stessi dicono, per il trattamento della tuberculosi e della lebbra, anche se io non ho mai usato nessun tipo di antibiotico durante questi 5 anni che sto nelle loro carceri. Durante questo lungo periodo, non ho avuto nessun tipo di malattia contagiosa (a parte l’influenza). Per cui il fatto che ai dottori sono serviti 2 mesi per analizzarmi, non può avere altra spiegazione che io stia subendo delle manipolazioni. Comunque, chi ha immesso nel mio corpo una sostanza contro la lebbra, sicuramente sta curando anche la mia malattia; e questi ha un interesse a farmi tacere per il fatto che ho difeso il mio paese in tempo di guerra. Cari Sirs, è risaputo che i medici Russi, sono rinomati come i migliori medici nel mondo, dunque giungo alla conclusione, nella mia mente, che un controllo delle cure per i miei problemi vascolari è inevitabile e urgente. Io so benissimo che questo è vero, proprio per il malore che sento. Vi indirizzo tale lettera in attesa che mi aiuterete, difendendo la mia salute dalle attività criminali di questa istituzione, che lavora sotto il segno delle N.U. , e che mi sarà permesso al più presto possibile avere un trattamento adeguato nei vostri ospedali, perché ho una completa fiducia nei vostri medici, e nella Russia.
Sinceramente vostro.


Slobodan Milosevic


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P.S.: il 23 febbraio si è chiuso un altro saccheggio di Banca Intesa, che porta a casa il 45,93 % del capitale sociale di UPI Banka di Sarajevo, che con la quota del 35,03% detenuta in precedenza, sale all'80,96%, per un investimento che vale 196 milioni di euro, in attivo, e un utile netto di circa 2 milioni di euro.

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