24 marzo 2006

Grandi Manovre

Il 17 marzo 2006 il Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu rilasciava la seguente dichiarazione, pubblicata sul Corriere della Sera: «Si è trattato di una pura coincidenza, casuale, non c'è nessun altro timore. A Milano c'è stato un sistema sostitutivo che è scattato automaticamente ma il problema si è risolto in sette minuti, a Roma si è posto rimedio in tempi un pò più lunghi ma si è trattato solo di una coincidenza casuale». Sembra davvero molto strano che due radar vadano in tilt a distanza di pochi giorni. E che il giorno seguente la Fnsi proclami uno sciopero generale dei quotidiani, agenzie e siti web. A questo punto mi chiedo, chi c'era in volo nello spazio aereo italiano durante il blackout dei radar? Bisognerebbe andare ad indagare dove sia in questo momento la flotta della marina americana e inglese, dove sono le portaerei. I buchi nel traffico aereo di venerdì causati proprio dallo stand-by dei dei radar di controllo di Fiumicino e Malpensa, nascondono probabilmente il trasferimento di aerei nelle basi italiane con il relativo arsenale missilistico, in una campagna militare che è iniziata mesi fa attraverso i media e costruita ad hoc per esser presa per vera. Si è instillato poco alla volta il timore e poi l’avversione per l’Iran e per le sue recenti operazioni con l’uranio. Mentre poca o nulla attenzione tali media a grossa diffusione hanno prestato al fatto che da gennaio 2006 l’Iran vende il petrolio in euro, e non più in dollari. Un processo che si è già visto per la guerra in Afghanistan e in Iraq.

"Che altri popoli vivano nel benessere o che crepino di fame mi interessa solo nella misura in cui abbiamo bisogno di loro come schiavi al servizio della nostra cultura." - Heinrich Himmler (1900 - 1945), ufficiale delle SS naziste

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Che brutta storia, fino a quando la domanda di petrolio sarà così alta non si potranno evitare simili comportamenti. Hai visto questo blog? davvero interessante

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