8 aprile 2006

Riflessioni pre-elettorali

(fonte: etleboroitalia)

I nostri politici sono così impegnati a litigarsi un osso bucato che dimenticano di dire agli italiani di prepararsi alla tempesta finanziaria che sta per travolgere l’economia mondiale. Mentre i nostri dipendenti si perdono tra parole e promesse demagogiche, giunge dall’alto la voce del padrone per ricordare all’Italia chi comanda davvero. Le agenzie di rating hanno parlato, e anche se nessuno le ha ascoltate, tutti pagheranno ugualmente il conto delle Banche Internazionali. Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch hanno caldamente invitato il governo, qualunque sia la coalizione che lo costituirà, di mettere nel programma dei Cento Giorni la manovra correttiva per contenere il peggioramento dei conti pubblici ed evitare il declassamento. Gli analisti delle Agenzie sono convinti che l’Italia abbia ben poco tempo a disposizione per evitare il peggio, ma intanto la Goldman Sachs ha già consigliato di disfarsi dei Bot Italiani a vantaggio di quelli tedeschi, dato che sicuramente l’Italia verrà declassata. Cos’altro vorranno ancora? Nel 1992 hanno preteso l’IRI, hanno speculato sulla Lira e portato l’Italia in Europa. Tremonti o chi per lui deve subito preparare il mini-budget che riordini i conti, magari con una finanziaria bis che porti al rialzo delle tasse, alla cessione del patrimonio Statale, o alla privatizzazione di quel po’ che ci è rimasto, cioè l’Eni, l’acqua e l’aria, nient’altro. Assecondare le loro richieste ha primaria importanza se si vuole allontanare il fallimento e il fantasma dell’Argentina, se si vuole salvaguardare gli interessi dei Banchieri e dei loro umili servi. Ma chi proteggerà gli Italiani, le loro pensioni, l’occupazione e la salute? Una crisi finanziaria che non ha nulla da invidiare a quella del secondo dopoguerra sta per abbattersi sull’economia globale, e i nostri politici si perdono in chiacchiere e perdite di stile da bar di periferia. La manovra della FED, in concomitanza del rialzo del prezzo del petrolio e delle commodities, ha azionato un processo di sconvolgimento totale del mercato borsistico. I fondi di investimento stanno spostando grosse quantità di denaro verso investimenti “rifugio”, molti Stati denunciano la fuga dei capitali, perché indebitati e già bersaglio delle sentenze delle Agenzie di rating, altri invece diversificano il loro portafoglio titoli. Nel frattempo i Banchieri europei fanno i test di simulazione per valutare la reattività del sistema bancario dinanzi ad un grave shock esogeno, come ad esempio una crisi di liquidità, o uno shock petrolifero tale da causare un generale rallentamento dell’economia mondiale. Spero che le autorità monetarie italiane abbiano ben monitorato l’evoluzione degli eventi e abbiano preso anch’essi le dovute precauzioni, come ad esempio diversificare il portafoglio. Nell’ipotesi catastrofica che le agenzie di rating mettano in discussione la solvibilità dell’Italia, con che cosa potremo mai garantire il rimborso dei Bot? Con i dollari?

In questa vigilia elettorale ho scelto di indicarvi la mia preferenza, non per lanciare messaggi propagandistici, ma per rendervi consapevoli della posizione di chi vi scrive. Per me la prerogativa è quella di "detronizzare" una maggioranza che ha dimostrato di essere capace solo di perseguire i propri interessi, con leggi ad personam e provvedimenti economici "reaganiani" mirati a incentivare la finanza e non l'industria. Il mio voto, per motivi diversi, fra cui anche l'iniziativa "parlamento pulito", andrà all' Italia dei Valori. Questo mio intervento non ha quindi lo scopo di incentivare l'astensionismo, bensì quella di invitare tutti a riflettere sullo scenario che si è creato e su quello che si creerà, a prescindere dal personaggio che sarà al governo a firmare cambiali e Bot sulla testa degli italiani.

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2 commenti:

bragiu ha detto...

Ciao,
vediamo se ti piace questo articolo su Luogocomune.
:)
Beppe

Nicolò ha detto...

Interessante, davvero interessante ;)

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