Hola! Vi scrivo dall'aeroporto di Zurigo in attesa del mio volo delle otto e mezza di sera. Come avrete intuito la mia breve, ma intensa, esperienza a Barcellona è giunta al suo termine. Nonostante la presenza di molti starbucks coffee con connessione wi-fi nella città catalana, non ho avuto il tempo materiale per aggiornare il blog. Effettivamente sei giorni di tempo per visitare una città sono pochi, nonostante la rete di trasporti pubblici sia efficientissima e funzionante fino alle 2 della notte. Non ho nemmeno avuto troppo tempo per informarmi, ma da domani riprenderò seriamente la mia attività di blogger. In compenso ho svolto un'intensa attività di fotografo, finendo 3 rullini da 36 scatti (sono un appassionato di fotografia, e il mio rapporto privilegiato con la mia nikon "analogica" non sarà mai messo in discussione da macchine digitali). Provvederò appena possibile a creare un album virtuale che documenti la mia esperienza. Posso anticiparvi le principali mete che ho visitato: ovviamente la Sagrada Familia, Las Ramblas (o Les Rambles, in catalano), Plaça Reial, il Porto Antico (statua di Cristoforo Colombo compresa), Park Guell, La Pedrera, il il Paseig de Gracia, il Poble Espanyol a Montjuic, il Barri Gòtic, la casa di Gaudì e ho avuto anche la fortuna di visitare la mostra (110 opere) in onore di Andy Warhol al Museu Diocesà. Al contrario mi sono lasciato sfuggire il Museu de l'eròtica, per chi dovesse essere curioso fornisco il collegamento. Per quanto riguarda il programma di Fabio Volo, viene trasmesso da un attico di una casa d'epoca (dovrei aver fatto una foto) lungo Les Rambles, mi è capitato di passarci una volta durante la messa in onda, e nella piazzetta davanti all'edificio si era raggruppato un numero di persone abbastanza numeroso, ho quindi preferito proseguire sulla mia strada. Durante la mia permanenza ho avuto delle difficoltà comunicative, in quanto ai miei primi discorsi in inglese ricevevo risposte in spagnolo, e quando finalmente sono riuscito a barcamenarmi con la lingua nazionale ecco che è spuntato il catalano, idioma a me, e agli spagnoli stessi, sconosciuto. Durante le mie pause ho trovato il tempo per leggere qualche libro, fra cui "I sommersi e i salvati" di Primo Levi (l’häftling ovvero "pezzo" 174517), testo che mi ha fornito la frase più consona da mettere in calce, come è mia abitudine fare, al post "The Agitator", su Oriana Fallaci: «E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire. Può accadere, e dappertutto ... occorre quindi affinare i nostri sensi, diffidare degli incantatori, da quelli che dicono belle parole non sostenute da buone ragioni».
Ho scelto di pubblicarla qui e non di correggere il post in questione perchè volevo che anche questo intervento, per quanto possa essere frivolo, potesse essere spunto di riflessione per i lettori dopo la pausa "lavorativa" che mi ero preso. Un saluto e a domani.
"Tots els éssers humans neixen lliures i iguals en dignitat i en drets. Són dotats de raó i de consciència, i han de comportar-se fraternalment els uns amb els altres.", Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo - Art.1, estratto in lingua catalana
1 commenti:
Barcelona è davvero una città magnifica, non appena ne avrò l'occasiono spero ti tornarci..
Complimenti per la citazione
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