8 ottobre 2006

Anna Politkovskaya

(fonte: ceceniasos - Marco Masi)

Si sapeva. Avevano già cercato di farla fuori in altre occasioni. Forse non ci riuscirono subito per una mera coincidenza, forse ci stavano attenti perché lei era un personaggio molto noto, forse le ragioni erano altre, ma se c'era qualcosa che mi ha sempre sorpreso era come mai non l'avessero fatta fuori prima. Comunque il giorno fatidico è arrivato e la giornalista Anna Politkovskaya è stata uccisa. L'hanno trovata morta nell'ascensore di casa sua con quattro pallottole in corpo. La Politkovskaya era una feroce critica della politica del Cremlino in Cecenia e dell'involuzione autoritaria in Russia. Cercò di fare da intermediaria durante l'assalto al teatro di Mosca e a Beslan. Un personaggio troppo scomodo. Doveva essere eliminata, fisicamente, per tapparle la bocca una volta per tutte. Naturalmente ora si sentirà parlare di "banditi", magari si accuseranno i suoi stessi colleghi per "rivalità interne" al suo giornale (la Novaya Gazeta, che anche quello non si sa per quanto potrà ancora esistere), ecc. Ma tutti sanno benissimo chi è il mandante. Basta leggere il titolo di uno dei suoi articoli per capirlo: "Avvelenata da Putin". Oppure quello di uno dei suoi libri: "La Russia di Putin".

"La Verità è quello che cerchi quando ancora non sai cosa sia, ma sai che c'è" Umberto Cerroni

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