Epistula "De Delictis Gravioribus" del 18 maggio 2001 [*link]
[...]Summo Pontifici subiciendo conclusiones circa determinationem graviorum delictorum et modum procedendi ad sanctiones declarandas aut irrogandas, firma manente eiusdem Congregationis Apostolici Tribunalis exclusiva in hoc competentia[...] Delictum contra mores, videlicet: delictum contra sextum Decalogi praeceptum cum minore infra aetatem duodeviginti annorum a clerico commissum. Haec tantum, quae supra indicantur delicta cum sua definitione, Congregationis pro Doctrina Fidei Tribunali Apostolico reservantur.[...] Notandum est actionem criminalem de delictis Congregationi pro Doctrina Fidei reservatis praescriptione extingui decennio. Praescriptio decurrit ad normam iuris universalis et communis; in delicto autem cum minore a clerico patrato praescriptio decurrere incipit a die quo minor duodevicesimum aetatis annum explevit.[...]
+ JOSEPHUS Card. RATZINGER Praefectus
Per chi non dovesse aver dimestichezza con il latino, l'autore di questa epistola invita tutti i vescovi del pianeta a non testimoniare nei tribunali civili (pena la scomunica). Ovviamente erano compresi i processi in cui venivano mosse accuse di molestie sessuali su minore. Inoltre le cause di questo tipo sono soggette al segreto pontificio ed è obbligatorio attendere 10 anni, da quando le vittime hanno compiuto la maggiore età, per rivelare le accuse. L'autore di questa epistola è stato indagato negli USA per "Obstrucion of Justice", ma si è avvalso dell'immunità diplomatica [Verificabile consultando i "faldoni" del processo a Juan Carlos Patino-Arango].
"Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride, dall'orgoglio che non s'inchina davanti a un bambino", Kahlil Gibran da Massime Spirituali
2 commenti:
Anonimo il tuo messaggio su TFR e pensioni è molto interessante, ma cerca di riassumerlo in poche righe e fornire il link, altrimenti togli visibilità agli altri commenti. Grazie.
L'attacco al Santo Padre in occasione del suo messaggio natalizio denota un insulso anticlericalismo e una certa ignoranza, come minimo del latino: il senso della "circolare" della Pontificia Congregazione per la Dottrina della Fede è stato strumentalmente frainteso. Lo scopo è quello di evitare che le inchieste su certi reati rimangano a livello locale. Non sta scritto da nessuna parte che i vescovi non possano testimoniare nei tribunali "civili", la scomunica rientra tra le possibili sanzioni per i colpevoli, sanzioni disposte dalla medesima Congregazione. Il tempo di dieci anni dal compimento della maggiore età non è la durata del segreto pontificio (che è analogo al segreto istruttorio in vigore per ogni tipo di procedimento giudiziario), ma quella della prescrizione per i reati sessuali su minore, a maggiore garanzia di quest'ultimo, dato che la prescrizione usuale è di dieci anni. Invocando nelle menti dei lettori lo Spirito di discernimento, saluto tutti cordialmente
SF
Cattolico Romano
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