8 marzo 2007

La generosità non paga

(fonte: Adnkronos)

Il disegno di legge sugli idrocarburi approvato dal Consiglio dei ministri iracheno è troppo generoso con le compagnie straniere e gli iracheni dovrebbero opporsi. Questo il commento fatto oggi da Salam al-Maliki, parlamentare vicino a Muqtada al-Sadr, ed ex ministro dei trasporti. "Tradizionalmente - ha detto l'esponente politico sciita, a margine di una conferenza sul futuro dell'Iraq organizzata dalla "Fondazione Corriere della Sera"- la politica irachena sul petrolio non consente alle società di avere più del 10% dei profitti del petrolio iracheno". Tuttavia, la nuova legge, "autorizza una quota più alta, e temo che non dovremmo essere d'accordo su questo". Per questa ragione, l'appello agli altri politici iracheni e al Parlamento è a "stare attenti, molto attenti" prima di approvarla in maniera definitiva.

Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 26 febbraio deve infatti ancora essere ratificato dal parlamento di Baghdad. Per quanto riguarda la situazione irachena, "l'amministrazione Bush è in un pantano ed è guidata da uno stupido che non sa come condurre gli affari di Stato e quelli del mondo", ha affermato al Maliki, che ha definito la conferenza internazionale in programma sabato a Baghdad un primo passo nella giusta direzione. "Credo che Iraq, Iran e Siria debbano lavorare assieme e cooperare in termini politici ed economici, allora dovremmo essere in una situazione dove l'interferenza di una superpotenza nella regione viene ridotta", ha detto il politico sciita.Tuttavia, ha aggiunto, "sarebbe ingenuo pensare che l'amministrazione Usa possa cambiare direzione dall'oggi al domani". Per al-Maliki, l'atteggiamento da tenere nei suoi confronti deve essere quello di "continuare a cercare di fermarla, ma di provare a cooperare con gli Usa come nazione", in quanto "a noi piacerebbe essere amici degli Usa ma sembra diventare veramente difficile cooperare con l'amministrazione guidata da Bush. Questo è il problema".

"Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster. Per me fare il gangster è sempre stato meglio che fare il presidente degli Stati Uniti", Ray Liotta - Quei bravi ragazzi

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