Nel 2050 in Italia il numero di anziani inattivi rispetto agli occupati sarà talmente aumentato da raggiungere quasi un rapporto di 1 a 1, restando, come è già oggi, il più alto tra tutti gli stati dell'Ocse. L'incidenza degli anziani inattivi sulla forza lavoro balzerà al 92,8%, in base alle stime dell'organizzazione parigina contenute nel Fatcbook 2007. La situazione italiana è decisamente anomala rispetto alla media dell'Unione europea che nella ‘dead line’ del 2050 avrà solo il 28,8% di ultrasessantacinquenni e il 68% di pensionati.
2 commenti:
...e da qui nasce il problema delle pensioni a mio giudizio, in quanto la situazione diventerebbe insostenibile...
Se ti va passa da me!Io ti leggo abastanza spesso...un caro saluto!
P.S. eventualmente potrei linkarti?
Certo che puoi, ti aggiungo anche io ai miei link!
Saluti
Nicolò
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