23 maggio 2007

L'ecomafia

(Fonte articolo: Reuters - Foto: LaStampa)

Nuovi roghi di rifiuti in Campania. Nella notte quasi 130 cumuli di spazzatura sono stati dati alle fiamme tra Napoli e i comuni dell'hinterland, riferiscono i vigili del fuoco, che dalle 8 di stamattina sono stati chiamati per altri 20 interventi. I roghi della nottata hanno riguardato il Quartiere Ponticelli di Napoli e i comuni di Casoria, Melito, San Giorgio a Cremano e Torre Annunziata. Ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto un "estremo energico appello" alle istituzioni nazionali e locali perché si impegnino per risolvere l'emergenza rifiuti in Campania.[...] Il commissario straordinario Guido Bertolaso, ieri a Napoli per fare un punto sulla situazione, ha detto che a suo avviso, se tutti faranno la loro parte, la fase "più acuta" dell'emergenza potrebbe essere risolta entro fine giugno.


L'ecomafia dei rifiuti in Italia

Le attività illecite legate allo smaltimento dei rifiuti hanno avuto, negli ultimi anni, un allarmante sviluppo. E’ il nuovo volto dell’ecomafia che ai profitti derivati dall’abusivismo edilizio ha affiancato quelli determinati dal traffico illegale di rifiuti. Secondo Legambiente, che nel gennaio dello scorso anno ha presentato il rapporto "Le nuove frontiere dell’Ecomafia", l’intero business supera i 21 mila miliardi di lire all’anno. [...] Ecco le modalità tipiche delle organizzazioni mafiose: i camion carichi di rifiuti giungono, nelle ore notturne, in corrispondenza di buche che, dopo essere state riempite, vengono immediatamente coperte. I fanghi di depurazione e i rifiuti industriali liquidi, formalmente destinati a inesistenti impianti di depurazione e riciclaggio, sono più spesso sversati direttamente nel territorio. [...]

Ogni anno in Italia, su un volume complessivo di 108mila tonnellate di rifiuti, 35mila vengono smaltite attraverso modalità non corrette o del tutto illecite dalle organizzazioni criminali, come Cosa Nostra in Sicilia, la 'Ndrangheta in Calabria, la Sacra Corona Unita in Puglia o la Camorra napoletana, incaricate della raccolta, lo stoccaggio e il riciclaggio.In base al "Documento sui traffici illeciti e le ecomafie", approvato dalla Commissione parlamentare nell’ottobre del 2000, e ad alcune inchieste in corso presso le Procure di Asti e Roma, emergono alcuni particolari inquietanti: la maggior parte dei rifiuti tossici provenienti dall’Italia finirebbe in Somalia. [...]

Ma restando in Italia, è in Campania il «triangolo della monnezza», tra Qualiano, Giugliano e Villaricca: qui, a 25 chilometri da Napoli, comincia l' area che nel piano regolatore della camorra è stata assegnata alla sepoltura illecita dei rifiuti. E' una zona ampia, divisa tra i clan che controllano il Napoletano e il gruppo dei Casalesi. Qui la ricchezza ha cambiato fonte. Una volta il fatturato veniva dagli ortaggi, dalle primizie, dalla falanghina, dal turismo. Oggi viene dalla diossina, dai metalli pesanti, dai fenoli, dai pcb. Secondo il Rapporto Ecomafia 2003 della Legambiente, la gestione dei rifiuti pericolosi in Italia frutta 2 miliardi e mezzo di euro all' anno. [...] Del resto i rifiuti costituiscono solo un segmento del ciclo di lavorazione della malavita organizzata. Qui la camorra prima ha guadagnato scavando illegalmente le cave. Poi riempiendo i buchi con i rifiuti pericolosi. Infine costruendoci sopra le case. [...]

Un po’ di storia recente fa capire esattamente cosa c’è in gioco dietro questa emergenza. La camorra ha sempre fatto la parte del leone nel settore rifiuti, con lo smaltimento illegale e con la compiacenza di tutte le autorità. Di fronte allo scoppio dell’emergenza del 1994, il governo pensò bene di creare dei commissari speciali preposti alla gestione del problema. [...] Così si effettua la gara di appalto, alquanto singolare: il commissario speciale non propone nessuna zona dove costruire gli impianti, ma lascia la scelta alle aziende che vinceranno la gara, col solo obbligo di costruirlo in zona ASI (area sviluppo industriale, cioè la zona a cavallo fra le province di Napoli e Caserta in questo caso) e senza alcun controllo di alcuna istituzione. [...]

Bassolino vince le elezioni regionali con un programma nel quale si diceva chiaramente di revocare il commissariamento straordinario e l’opposizione a qualsiasi inceneritore. Ma, dopo le elezioni, prevale la scelta della continuità amministrativa: Antonio Bassolino è il nuovo commissario ai rifiuti e procede con il progetto degli inceneritori. Cominciano le proteste ad Acerra "Le indagini hanno evidenziato come l' emergenza rifiuti avrebbe spinto talune amministrazioni ad affidare i servizi di smaltimento dei rifiuti "senza regolari gare". Da tale situazione hanno tratto beneficio personaggi vicini ad organizzazioni criminali di tipo camorristico". [...] «Ormai siamo alla camorra diffusa. Per togliere i rifiuti dalle strade, dove sono sotto gli occhi di tutti, e magari buttarli in un prato sopra una falda idrica ma lontano da sguardi indiscreti, si usano i camioncini della camorra».

"Adesso tutti al lavoro per recuperare queste giornate di incertezza. Bisogna andare avanti per applicare il decreto varato dal Governo in tutte le sue parti, con la fattiva e leale collaborazione tra il Commissariato, il Ministero dell'Ambiente e tutte le istituzioni locali", Antonio Bassolino - 21/5/2007

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