24 agosto 2007

Piloti umani: chi ne ha bisogno?

Tempi duri per gli aspiranti Maverick. I fratelli Wright ci hanno insegnato che l'uomo poteva volare, un secolo più tardi si prospetta la possibilità di un futuro in cui gli aeroplani voleranno senza pilota. L'utilizzo di questo tipo di velivoli è stato considerato lungamente solo come sistemi di addestramento. In seguito, con l'evolversi della tecnologia, hanno fatto la loro comparsa i cosiddetti UAV Tattici, che attualmente, visti i "success"i nei Balcani, vengono spesso utilizzati in Medio Oriente. É notizia di questi giorni che un drone israeliano ha attaccato, con successo, dei militanti di Hamas:

At least five militants of Palestinian Islamist group Hamas were wounded in an Israeli air strike in southern Gaza early Thursday, local medical staff said. The Israeli army confirmed that a military drone had opened fire at a group of gunmen who had moved within close range of Israeli soldiers on patrol near the town of Khan Younis. [*RIA Novosti, 23 agosto 2007]

Quello degli UAV (Uninhabited Aerial Vehicles) è un mercato che promette grandi guadagni. Nel 2002 gli Stati Uniti spendevano nel settore 680 milioni di dollari, e al 2004 hanno raddoppiato gli investimenti [*wired.com]. Israele, Giappone e Australia si stanno muovendo nella stessa direzione. Nel 2003, la spesa mondiale per lo sviluppo di questi velivoli senza pilota ammontava a 2 miliardi di dollari, e si prevede che nel 2012 si arriverà ad un giro di affari pari a 3 miliardi e mezzo. Sebbene questa tecnologia stia rapidamente prendendo piede ci sono diverse perplessità in merito. Principalmente i dubbi che nascono sono tre: il costo, l'interazione con i velivoli civili e soprattutto il loro impiego in campo militare.

I primi risultati non sono certo confortanti.


Questo video risale al 23 Luglio 2006 [*hrw - *indipendent], in pieno conflitto Libano-Israele. Un drone israeliano ha attaccato due ambulanze della croce rossa libanese.

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