25 settembre 2007

Brevi dall'Iraq

L'Iraq ha annunciato oggi che non verrà intrapresa alcuna azione nei confronti della società privata di sicurezza statunitense Blackwater [*1] sulla sparatoria costata la vita a 11 persone sino a quando non sarà conclusa l'inchiesta congiunta con ufficiali Usa.

Il primo ministro Nuri al-Maliki aveva minacciato di congelare l'attività della Blackwater, che si occupa della vigilanza all'ambasciata Usa a Baghdad, e perseguire il suo personale su quello che aveva definito "*una lampante aggressione" otto giorni fa, ma l'Iraq sembra aver ammorbidito da allora la propria posizione.


Contrabbando d'armi: e' la nuova accusa contro la società di security statunitense Blackwater. La procura di Raleigh nel North Carolina dove ha sede la società sta indagando sul un presunto traffico illecito in Iraq di materiale militare, finito probabilmente nelle mani di un gruppi terroristici. Due dipendenti della Blackwater avrebbero ammesso la propria colpevolezza. "Addebiti senza fondamento" secondo la società incaricata dal Dipartimento di Stato di sorvegliare il corpo diplomatico statunitense in Iraq. La Blackwater è accusata dalle autorità irachene anche per la sparatoria di domenica scorsa a Baghdad costata la vita a undici persone. La società stava scortando un convoglio dell'ambasciata. Il premier iracheno Nuri al-Maliki ha suggerito agli Stati Uniti di smettere di fare ricorso alla Blackwater e avrebbe avviato un'inchiesta sul coinvolgimento della società in altri sei incidenti.

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