19 novembre 2007

I giovani sparano, il Governo risponde.

Sembra quasi che progressivamente i giovani statunitensi abbiano sempre più bisogno di una balia personale, nonostante il diritto allo studio dovrebbe favorire il progresso sociale.
Un recente provvedimento [
*1] preso sulla scia emotiva del massacro al Virginia Tech prevede che la Polizia di Boston abbia la facoltà di contattare le famiglie che vivono in quartieri ad alto tasso di criminalità per perquisire, senza la necessità di alcun mandato, le camere dei loro figli. Il criterio secondo cui questi giovani verranno scelti sarà del tutto soggettivo, a discrezione degli agenti. Le riforme non sono solo circoscritte agli adolescenti, ma comprendono la totalità della popolazione, tant'è che la Corte Suprema Usa sta valutando la possibilità di intervenire sul diritto (universale, negli Usa) di possedere armi, spinta dalle stragi nei campus. Stragi che costantemente vengono ritenute possibile grazie alla falsa convinzione che negli States sia più semplice reperire un'arma da fuoco. Scavando più in profondità viene però da chiedersi se sia un caso che dei ragazzi, altrimenti ritenuti normali e non violenti, all'improvviso prendano in mano pistole e fucili, e si mettano a sparare all'impazzata sui loro compagni, prima di questi scatti d'ira assumano psicofarmaci di un tipo o di un altro [*La strage di Virginia Tech e gli psicofarmaci]?


[...] Negli Stati Uniti ora, dopo questo ultimo episodio, si sta facendo pressione per un maggiore controllo sulla distribuzione delle armi. Come al solito, quando i problemi rimangono irrisolti, è perché si cerca la loro causa nella direzione sbagliata. Sebbene il controllo delle armi sia comunque auspicabile, il controllo va fatto sulla prescrizione degli psicofarmaci. Al contrario viene invece approvata con nuove leggi o decreti la distribuzione e la prescrizione di psicofarmaci a milioni di bambini, nessuna meraviglia che fra essi possano formarsi i futuri responsabili di altre stragi nelle scuole.

Dare gli psicofarmaci ai giovani è come costruire delle bombe a orologeria che scoppieranno all'improvviso. Riempire di farmaci questi giovani turbati dal fatto di trovarsi in una società moralmente decaduta, è il modo in cui la psichiatria si guadagna il pane (e non solo), un'industria che ha venduto l'anima (di cui fra l'altro non ne riconosce l'esistenza) alle case farmaceutiche e che funge da sistema di distribuzione di droghe legalizzate a facili prede come adolescenti e bambini. [...]

Ma le sorprese non sono finite. Le telecamere di sorveglianza all'interno delle scuole statunitensi non sono una novità, ma nel New Jersey, più precisamente nel distretto di Demarest, sono veramente all'avanguardia: circa due dozzine di telecamere sparse per tutta la scuola registreranno ogni movimento, rimandendo in contatto diretto con la polizia, che monitorerà istantaneamente la situazione [*2]. L'intero sistema costerà 28.000$. Ovviamente lo scopo delle installazioni è quello di prevenire i massacri in stile Columbine o Virginia Tech (sfruttando la nota capacità che hanno le telecamere nel fermare i proiettili) e non quello di controllare costantemente il comportamento delle future generazioni. I provvedimenti di Demarest sono nulla in confronto all'iniziativa intrapresa dalla Stayton Middle School, in cui gli studenti, durante il pranzo, vengono schedati con tanto di impronte digitali [*3].

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