13 febbraio 2008

Processi "inappuntabili"


Il 18 dicembre 2007 l'assemblea generale dell'ONU, tra abbracci e felicitazioni, approvava la moratoria sulla pena di morte. L'11 febbraio 2008 il Pentagono chiede la pena capitale per i sei presunti leaders di Al-Qaeda accusati di essere fra i responsabili dell'attentato alle Twin Towers, dopo averli sottoposti ad estenuanti interrogatori con tanto di "waterboarding" (annegamento simulato), una tortura proibita dalla Convenzione di Ginevra. La grande battaglia per la pena di morte si è quindi già miseramente infranta sugli scogli della sovranità degli Stati Nazionali. Una richiesta di condanna che precede addirittura l'inizio del processo, udienze preliminari comprese, cosa che non avviene in una normale democrazia. Altrettanto lacunosa è la definizione dello status di tali soggetti: se fossero prigionieri ne conseguirebbe che, essendo - a detta dello stesso Bush - terminata la guerra, dovrebbero essere riconsegnati al loro paese. Inoltre incriminazioni apriranno la strada a processi di fronte alle "commissioni militari" create ad hoc dal Pentagono dopo l'11 settembre e per ora mai entrate in azione, in un processo che userà prove ottenute con modalità non pubbliche e quindi presumibilmente anche sotto tortura. Quel che è certo è che, processo o meno la sentenza è già stata emessa, in primis perchè servono agnelli da sacrificare sull'altare della patria, un capro espiatorio per gli attentati di 7 anni fa, e soprattutto perchè dopo che gli imputati sono stati detenuti (nel segretissimo Camp 7) per sette anni, e nelle condizioni disumane che sono note, una loro scarcerazioni potrebbe comportare delle ripercussioni negative sull'opinione pubblica. In chiusura, interessante far notare l'opinione di uno dei candidati alla Casa Bianca, quello dell'"Yes, we can cange", che a quanto pare, almeno su queste posizioni, pare essere piuttosto in linea con George Bush:
[*AGI] Obama Barack e' favorevole alla pena di morte per i terroristi che dovessero esser giudicati colpevoli per l'11 settembre, ma chiede che i procedimenti davanti alle Commissioni militari di Guantanamo siano "inappuntabili". "Naturalmente dobbiamo assicurarci che gli organizzatori e gli esecutori di quegli attentati siano portati davanti alla giustizia, e la pena di morte e' appropriata per chiunque abbia commesso crimini cosi' odiosi", ha affermato il senatore dell'Illinois commentando la richiesta del Pentagono per la condanna a morte di sei detenuti di Guantanamo. Quei processi, ha pero' avvertito Obama, "dovranno essere inappuntabili". Di qui la richiesta che a giudicare i terroristi non siano le controverse Commissioni militari di Guantanamo: "Quei processi sono troppo importanti per tenerli in un difettoso sistema di Commissioni militari che non e' riuscito a condannare nessuno per l'11 settembre che e' stato oggetto di svariati ricorsi". [...]

4 commenti:

Santaruina ha detto...

è tutto per il nostro bene, no?

Blessed be

Nicolò ha detto...

Non so Santa, se recentemente sei entrato in qualche Loggia, o ti sei fatto il doppio passaporto, può essere che è anche per il tuo bene. ;)

Un saluto,
Nicolò

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

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