Insomma, serve un'azione mirata per risolvere il problema e salvare delle vite umane (ricordo che in Iraq e Afghanistan più o meno siamo arrivati alla stessa cifra di civili uccisi). Inutile far notare che le contromisure per salvaguardare l'ambiente riguarderanno esclusivamente il cittadino, tant'è si parla sempre di fumo, emissioni automobilistiche e riscaldamenti domestici ma mai di uranio impoverito, test nucleari e scie chimiche (o per rimanere a fatti di cronaca recente, di una base militare che se ne fotte se un oleodotto perde kerosene nelle falde). Insomma il trucco sta nel farci sentire tutti colpevoli nonostante chi firma le leggi continui imperterrito a fare i suoi porci comodi. Le motivazioni sono facilmente comprensibili: si tenta di far passare tutta la colpa sul singolo cittadino, l'ultima ruota del carro, e così risulterà semplice, dopo aver creato un opportuno clima di terrore, imporre nuove tasse, nuove forme di controllo [*1], limitare ulteriormente la libertà. A tal proposito è spuntato fuori un interessante parametro di valutazione del cittadino, l'impronta ecologica. Ci sono diversi test in internet in cui ciascuno può calcolare la propria. Ne ho scelto uno, ed ecco i risultati:[*AGI] Un ambiente piu' salubre potrebbe salvare circa 1,8 milioni di persone ogni anno in Europa. Da questo dato prendono spunto i lavori della Quinta Conferenza Ministeriale che si svolgera' in Italia nel 2009, iniziati oggi a Milano, e che sono incentrati proprio sull'esigenza di proteggere la salute dei piu' piccoli dalle minacce dell'ambiente. [...] L'inquinamento atmosferico, acqua non potabile, incidenti, misure igieniche inadeguate, sostanze chimiche: sono questi i fattori di rischio ambientale che, se ridotti, possono far guadagnare a bambini e adolescenti fino a 6 milioni di anni di vita, non persi per morte prematura e malattia. Secondo gli scienziati emergono pero' anche nuove minacce per la salute, prima fra tutte il cambiamento climatico. "L'Europa e' all'avanguardia di un processo che mira a ridurre il piu' velocemente possibile i pericoli piu' significativi per la salute che vengono dall'ambiente - ha detto Marc Danzon dell'Oms - In quasi vent'anni c'e' stato un progresso significativo in questo ambito e molte vite sono gia' state salvate in paesi che hanno adottato e implementato misure forti. Ma le marcate differenze che persistono nella regione indicano la necessita' di un'azione mirata". [...] Ma c'e' anche un altro versante sul quale si deve intervenire: ed e' quello del fumo da sigaretta. "Non c'e' motivo - ha aggiunto il direttore Danzon - di proteggere i produttori di tabacco. l'industria del tabacco e' solo produttrice di rischio". Gli fa eco Luzzatto, dell'Istituto Toscano Tumori, che invita le nazioni che esportano tabacco a fare qualcosa: "hanno il dovere morale di farlo". [...] Nel 2007, il primo rapporto sul cambiamento climatico calcola una media del 3% di aumento della mortalita' per ogni grado di aumento della temperatura. Le autorita' locali rivestono un ruolo chiave nell'identificare i problemi della comunita'. E l'esperienza della Regione Lombardia ne e' un esempio. "Riflettiamo da tempo sul binomio ambiente-salute - e' intervenuto il presidente Formigoni - e lavoriamo per rendere compatibili questi interessi". Il Governatore ha ricordato "le politiche coraggiose" messe in atto dalla Regione Lombardia "sia come limitazioni e divieti alle emissioni, sia come incentivi al rinnovamento degli impianti, delle auto e dei combustibili. Abbiamo proibito l'olio combustibile e investito moltissimo nel trasporto pubblico. La concentrazione del pm10 e' stata abbattuta dell'8%".
[*qui potete svolgere anche voi il test]
Ho scoperto di avere un'impronta che è il doppio della media nazionale (purtroppo non è nemmeno una cosa di cui ci si possa vantare con le donne) e che se ognuno vivesse come me ci sarebbero bisogno di 4,4 pianeti. Alla luce della notizia pubblicata in testa all'articolo mi sembra quindi giusto informarvi che questo blog è gestito da un assassino. Prendete le dovute precauzioni ed eventualmente delle contromisure.
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