24 novembre 2009

Ghost Town

L'economia cinese continua a crescere nonostante la recessione mondiale, aiutata da un gigantesco pacchetto di stimolo governativo che ammonta a circa 585 miliardi di dollari. Il simbolo di questa ennesima bolla gonfiata dallo stato è la città di Ordos, anzi della Nuova Ordos, nella Mongolia Interna. Si tratta di un'intera città costruita coi soldi del governo. Il risultato, a testimonianza del fatto che consumismo e sprechi sono la conseguenza delle politiche economiche governative, è una città completamente disabitata, dove gli unici appartamenti acquistati appartengono a chi ha investito denaro per speculazione, sperando in una futura plusvalenza, nell'attesa che i prezzi salgano. Ecco il reportage di Melissa Chan, per Al Jazeera [*1]:




Una città che non hai mai avuto un abitante. Costruita dai pianificatori centrali per contenere un milione di abitanti, ma in cui nessuno ha mai pensato minimamente di andarci a vivere. Il video contiene una serie di immagini surreali in cui i soli dipendenti delle imprese edili viaggiano lungo strade vuote fra edifici mai occupati. Questo filmato è la dimostrazione tangibile di quanto sia artificiale la crescita cinese. Una buona fetta della crescita dell'8% del prodotto interno lordo non è altro che la spesa del governo centrale e che quindi non ha un reale valore economico. La reporter nel video afferma che "un paese può aumentare il proprio PIL spendendo di più". In realtà si tratta di una tautologia, considerato che il PIL misura la spesa (ma non necessariamente la reale crescita economica). Una crescita reale può verificarsi solo attraverso il conto economico degli imprenditori, processo che evita così la cattiva allocazione di risorse, palese nel video di cui sopra. Limitarsi a costruire edifici e infrastrutture, al di fuori di qualsiasi logica di mercato, non è propriamente la stessa cosa.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

lol un vigile!!

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