25 novembre 2006

La civiltà dello stupro

E’ del 1999 la decisione dell’Onu di celebrare, ogni 25 novembre, la Giornata Internazionale contro le violenze alle donne. La data ricorda l’assassinio, dopo torture indicibili, di due sorelle dominicane, Minerva e Maria Teresa Mirabal, fermate dai militari del dittatore Trujillo mentre si recavano a visitare in carcere i loro cari. Nonostante le mobilitazioni, la situazione rimane inquietante. I dati ufficiali arrivano da un rapporto Istat presentato a Montecitorio, il 23 novembre, in occasione della Giornata parlamentare contro la violenza alle donne. Secondo lo studio, che prende in esame i dati dal 1997 al 2002, in Italia 10 milioni di donne tra 14 e i 59 anni nel corso della loro vita hanno subito violenze, molestie o ricatti sessuali; si pensi che, a questo proposito, i dati dicono che sono ben 900mila le donne che hanno subito avance sessuali per essere assunte o per aver un avanzamento di carriera. Dalle 500mila denuncie che invece riguardano stupri o tentativi di violenza carnale emerge un altro dato allucinante: solo il 5,3% degli abusi sessuali viene commesso da estranei. Ma le donne non sono vittime solo di violenze: dall'ultima ricerca dell'Eures, relativa al 2004, ("L'omicidio volontario in Italia") emerge che un omicidio su quattro in Italia avviene in famiglia, tra le mura domestiche e che il 70% delle vittime sono donne, soprattutto casalinghe oltre i 64 anni di eta' e nella fascia 35-44 anni. In 8 casi su 10 l'autore e' un uomo. E infine non si puo' tacere di un fenomeno sempre piu' diffuso: la tratta di esseri umani che riguardano le donne straniere e che sta assumendo proporzioni rilevanti anche nel nostro Paese. Moltissime le manifestazioni in Italia, tra cui quella nazionale a Brescia, e moltissime pure le iniziative "a latere" organizzate in tutto il paese: a Torino, per esempio, dove alcuni panettieri in piazza sforneranno pane a forma di stella e il centro storico sara' tutto in rosa, a Milano, dove dalle 20:30, nel piazzale antistante la stazione Centrale prende il via la festa "Usciamo di notte", organizzata da Arcilesbica, Arcigay e Usciamo dal silenzio, e poi a Bologna, Parma, Napoli, ecc. Ben venga il 25 novembre, se riesce a ricordare che la storia dell’umanità si agita attorno a un punto immobile, a un grumo antistorico di barbarie.

"Essere donna è terribilmente difficile, perchè consiste soprattutto nell'avere a che fare con gli uomini", Konrad Lorenz

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel post, mi sembra giustissimo promuovere queste nobili iniziative. Ciao e buona domenica.

Nicolò ha detto...

Ciao Vincenzo, ti ringrazio per il sostegno. Buona domenica anche a te.

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