4 gennaio 2007

L’anno del maiale

(fonte: unità.it - Marco Travaglio)

Felice anno nuovo. Felice? Nuovo? Il Parma Calcio è in vendita, e pare siano interessati a rilevarlo Flavio Briatore, testimonial dell’evasione fiscale, e Antonio Giraudo, squalificato per Calciopoli e inquisito per associazione a delinquere, ora esule a Londra. E si sussurra che Luciano Moggi faccia da consulente al Milan, dove lo squalificato Galliani continua a fare il bello e il cattivo tempo. Sempre nell’ambito del rinnovamento pallonaro, dopo la cacciata di Rossi, il ritorno di Matarrese alla Lega e di Gussoni agli arbitri, si segnalano l’azzeramento della condanna di Lotito e la permanenza di Carraro all’Uefa, alla Fifa e al Mediocredito, mentre Lippi ha ottenuto dall’Antitrust uno strappo al nuovo regolamento per poter allenare in Italia anche se suo figlio fa il procuratore (di calciatori). Futuro radioso anche per i protagonisti di Vallettopoli. Il fotografo Fabrizio Corona ha appena fatto da testimonial alla mostra di fine anno «Tuttosposi», a Napoli, con la moglie Nina Moric; guest star dell’evento Elisabetta Gregoraci, la stessa che fa soldi a palate come testimonial dei telefonini, alludendo sottilmente alle sue vicende con Sottile. Lele Mora assicura di non aver mai lavorato tanto come da quando è sotto inchiesta. Anna Falchi in Ricucci sponsorizza un cellulare anti-intercettazioni. Il marito Stefano, se tutto va bene, eviterà il fallimento. Danilo Coppola, il suo coimputato coi capelli a piramide, ha appena acquistato il Gran Hotel di Rimini. Calisto Tanzi, prossimo miracolato dall’indulto, rientra nel business con una società di succhi di frutta. Giovanni Consorte, condannato in primo grado, ha appena lanciato una merchant bank, un’altra. Primo Greganti, condannato definitivo, chiede la tessera del Partito democratico. La Camera si costituisce in giudizio a spese nostre dinanzi alla Consulta per difendere Carlo Taormina, che pretende l’impunità parlamentare per gli insulti al colonnello Garofano del Ris di Parma. Totò Cuffaro, a spese della Regione Sicilia, pubblica l’«Enciclopedia Trinatrica», dove alla voce «Lima Salvo» si legge che costui, «di umilissima origine, emerse presto per vivacità e impegno nella Dc»: firmato Giulio Andreotti, che immodestamente si definisce autore di «durissime leggi contro la mafia». Intanto, in perfetta coerenza, fervono i preparativi per la riabilitazione di Craxi, ormai asceso nel Pantheon degli Esuli insieme a Pisacane, Garibaldi e i fratelli Rosselli. Sul Corriere Pigi Battista ricorda Leonardo Sciascia per le uniche fesserie pubblicate dal grande scrittore in decenni di attività, cioè per lo sciagurato attacco del 1987 a Borsellino e a Orlando sul Corriere di Ostellino, e chiede addirittura a chi ebbe ragione nel criticarlo di ammettere di aver avuto torto. L’acuto segretario di Rifondazione Franco Giordano invita l’Unione a dire «basta con l’antiberlusconismo» (un altro anno di inviti assicurati a “Porta a Porta” e a Mediaset per lui e per il suo spirito guida, il presidente della Telecamera Bertinotti). Frattanto il governo cancella per decreto il comma salvaladri per i reati amministrativi. Ma Clemente Mastella, dimenticando forse di far parte del governo, scioglie un peana al comma defunto («una norma giusta») e più in generale alla prescrizione, che a suo avviso non è una catastrofe da scongiurare, ma una benedizione del cielo, un diritto acquisito da estendere il più possibile. La Cirielli falcidia i processi penali? Ecco: anziché cancellarla, come da programma dell’Unione, bisogna decimare al più presto anche quelli amministrativi e contabili «per evitare - spiega il cosiddetto ministro - una via crucis ai tanti amministratori costretti da una legge iniqua a non beneficiare di una prescrizione». Forse il presunto Guardasigilli trascura che la prescrizione è riservata ai colpevoli: per gli innocenti c’è l’assoluzione. Ma lui non bada a certe sottigliezze. Se la legge è uguale per tutti, dev’esserlo anche l’impunità. È un fatto di equità: «I ladri sì e i sindaci no? Cose da pazzi». Ci sarebbero pure i sindaci ladri, ma è troppo complicato da spiegare.

"Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello!", Dante Alighieri

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah! i commenti non appaiono perchè son moderati..
sorry x le replicazioni.
Ho mandato la pagina ad amici..
E ho trovato le fonti..l'unità.it e travaglio.
Il papà della mia morosa legge l'unità da sempre..lo adoro!
io sono più da corriere-repubblica..l'espresso...
A presto!
Alain

Anonimo ha detto...

continuo a leggerti e ad indignarmi.
dunuovo complimenti per il blog.

Anonimo ha detto...

allora..

Buon anno del maiale !!

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