["Conspiracies", programma di History Channel]
Sin dall’11 settembre 2001, le aziende biotecnologiche, i laboratori militari, le università statali e private degli Stati Uniti, dell’Australia e del Sud Africa, hanno usufruito di finanziamenti abnormi dal governo federale [*1]. A partire dal 2002, gli Stati Uniti hanno speso perlomeno 33 miliardi di dollari per combattere la minaccia del bio-terrorismo [*2]. Per quantificare il business per ogni singolo laboratorio, si può citare l'esempio del Battelle National Biodefence Institute di Columbus (Ohio), che circa un anno fa, secondo il Washington Post del 25 dicembre 2006, ha ricevuto duecentocinquanta milioni di dollari dal dipartimento della sicurezza nazionale, per svolgere l’analisi della difesa biologica nell’ambito del centro di Fort Detrick [*3]. L'articolo fa sorgere diversi dubbi sulle finalità di questi finanziamenti, pare infatti che alcune delle ricerche confluiscano in una zona grigia che costeggia i bordi di un trattato internazionale riguardante la produzione di armi biologiche (fra i quali la convenzione di Ginevra del 1925). L'Amministrazione ha subito smentito queste voci, insistendo che si tratta di ricerche a scopo puramente difensivo e legale, ma nonostante la dichiarata bontà di queste sperimentazioni, è stata rifiutata qualsiasi richiesta, da parte di osservatori indipendenti, di una supervisione esterna circa queste misteriose attività.
A chi non dovesse sentirsi minacciato da queste ricerche, o sminuirne le finalità, ricordo che gli episodi delle lettere all’antrace spedite ai rappresentati democratici del Congresso e ad alcuni giornalisti, nell’ottobre 2001 [*4], furono resi possibili proprio dalle ricerche di Fort Detrick. Come documentò il Sun-sentinel nel 2002 [*5], i test del DNA su una delle vittime di quegli attentati batteriologici (Robert Stevens, deceduto il 5 ottobre 2001), provano che il particolare batterio utilizzato in quell'attacco sia stato creato dall'USAMRIID, istituto che ha sede proprio a Fort Detrick [*6] (come ottimamente documentato dall'estratto del documentario di History Channel di cui sopra). Non si tratta di un caso isolato, anzi, secondo una ricerca del Dott. Len Horowitz e di altri, il ceppo batterico dell'antrace spedita ai collaboratori di Tom Daschle e Pat Leahy, proveniva da un progetto di ricerca della CIA. E' evidente che anche l'allarme antrace è stato un lavoro interno (Crossing the Rubicon, Michael C. Ruppert, New Society Publishers, 2004, capitolo 16, Silencing Congress). Ci sono persino due sospetti. Il primo è il Dr. Philip Zack, che venne ripreso da una telecamera mente entrava nell'area deposito dell'Antrace senza alcuna autorizzazione, dopo che era stato licenziato. Il secondo sospetto è il più conosciuto Dr. Stephen Hill, accusato (e riaccusato e riaccusato) dalla dr.ssa Barbara Rosenberg.
A stupire maggiormente è il fatto che queste lettere furono mandate a giornalisti ed a senatori democratici contrari alla politica estera dell'Amministrazione Bush. Il risultato è stato quantomeno controproducente per i sedicenti terroristi: i primi (almeno quelli che sono sopravvissuti) si sono allineati alle scelte del Governo, e i secondi si sono convinti dell'opportunità di una approvazione celere della legge antiterrorismo "US Patriot Act", come poi è stato. Tant'è che i Senatori terrorizzati trasformarono in legge senza nemmeno degnarsi di leggerlo. Quanto è stato conveniente per gli sponsor della legge quell'attacco terroristico sul Congresso proprio nel momento in cui si accingeva a votare la loro legge? Una misteriosa coincidenza che ha spianato la strada alla "Guerra al terrore".
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2 commenti:
Ottimo articolo.
Grazie zret :)
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