1 febbraio 2008

Engineering Evolution

Entro cinque anni la scienza potrebbe essere in grado di rendere superfluo il ruolo dei maschi nel processo riproduttivo. Scienziati britannici hanno infatti annunciato di aver messo a punto una tecnica per 'trasformare' le cellule del midollo osseo della donna in spermatozoi, con il risultato di 'tagliare fuori' l'uomo dal processo del concepimento [*1]. Si tratta di una tecnica, allo studio presso l’università di Newcastle upon Tyne, Gran Bretagna e il professor Karim Nayernia, secondo quanto riporta il settimanale New Scientist [*2], avrebbe già fatto richiesta alle autorità competenti e sarebbe in grado di iniziare gli esperimenti entro due mesi. Gli scienziati affermano che questa tecnica ha però una controindicazione: un eventuale utilizzo dello sperma prodotto da donne permetterebbe la nascita solo di femmine, poiché allo sperma femminile mancherebbe il cromosoma Y che è un “copyright” esclusivamente maschile. Oltre alle riserve a livello etico che questa scoperta può portare, sorge il dubbio che queste genere di ricerce scientifiche siano frutto di convinzioni eugenetiche che hanno origini lontane ma che sono rimaste ben radicate nei centri di potere nel corso degli anni. Un ulteriore tassello del puzzle (ne avevo già parlato qui e qui) della riduzione della popolazione e soprattutto del controllo delle nascite. Sebbene l'olocausto nazista, con Joseph Mengele (o forse -per i paraguaiani - dovrei dire Kurt Negele) sia stato un cattivo sponsor per i divulgatori delle teorie eugenetiche, il movimento si sta rafforzando e sta riemergendo sotto le mentite spoglie delle teorie del controllo della popolazione e dell'ambientalismo radicale. Webster Tarpley e Anton Chaitkin nel libro "George Bush: The Unauthorized Biography" documentano come sia avvenuta questa trasformazione [*3]:
“The population control or zero population growth movement, which grew rapidly in the late 1960s thanks to free media exposure and foundation grants for a stream of pseudoscientific propaganda about the alleged 'population bomb' and the 'limits to growth,' was a continuation of the old prewar, protofascist eugenics movement, which had been forced to go into temporary eclipse when the world recoiled in horror at the atrocities committed by the Nazis in the name of eugenics. By mid-1960s, the same old crackpot eugenicists had resurrected themselves as the population-control and environmentalist movement. Planned Parenthood was a perfect example of the transmogrification. Now, instead of demanding the sterilization of the inferior races, the newly packaged eugenicists talked about the population bomb, giving the poor 'equal access' to birth control, and 'freedom of choice'.” (Tarpley & Chaitkin, p. 203, 1992)

L'araba fenice è quindi risorta dalle sue ceneri grazie a organizzazioni come Planned Parenthood, che portano il vessillo dell'eugenetica nell'era post-WWII. Un'associazione fondata da Margaret Sanger, un'attivista, sostenitrice di diverse politiche di intervento sociale, fra cui quella del controllo delle nascite, col fine di creare una "razza di purosangue". Il manifesto da lei scritto "The pivot of civilization" ("Il fulcro della civiltà"), descrive accuratamente la missione di Planned Parenthood e delle organizzazioni ad esso affiliate. In questo trattato vengono rivelate le vere motivazioni che sostengono il controllo delle nascite:
Birth Control, which has been criticized as negative and destructive, is really the greatest and most truly eugenic method, and its adoption as part of the program of Eugenics would immediately give a concrete and realistic power to that science… as the most constructive and necessary of the means to racial health.” (p. 189, 1922) [...] “The emergency problem of segregation and sterilization must be faced immediately. Every feeble-minded girl or woman of the hereditary type, especially of the moron class, should be segregated during the reproductive period.... we prefer the policy of immediate sterilization, of making sure that parenthood is absolutely prohibited to the feeble-minded.” (pp. 101 - 102, 1922)

E ancora, oltre a suggerire la segregazione e la sterilizzazione dello zoccolo "debole" (a suo dire) della popolazione, Margaret Sanger, in un numero di della Birth Control Rewiew, afferma che negli Stati Uniti è necessaria la costruzione di un sistema di Gulag per l'internamento dei ritardati mentali:
“To apply a stern and rigid policy of sterilization and segregation to that grade of population whose progeny is already tainted... to apportion farm lands and homesteads for these segregated persons where they would be taught to work under competent instructors for the period of their entire lives…. ” ("Plan of Peace," Birth Control Review, pp. 107-8, 1932)

Una proposta folle che però ricorda molto il programma nazista di eugenetica denominato "Aktion T4", che prevedeva la soppressione o la sterilizzazione di persone affette da malattie genetiche, inguaribili o da più o meno gravi malformazioni fisiche. A far compagnia alle posizioni di Margaret Sanger, all'interno di Planned Parenthood ci sono anche personalità di spicco come il dottor Lothrop Stoddard (fervido sostenitore del nazismo e della superiorità bianca) e la stessa rivista Birth Control ha spesso pubblicato articoli di esponenti del mondo nazista, come il Ernst Rudin, il responsabile della campagna di sterilizzazione hitleriana. Ma secondo i parametri di giudizio di Margaret Sanger, quanti "ritardati mentali" sarebbero stati segregati e sterilizzati? Dopo aver esaminato le statistiche dell'esercito la Sanger ha concluso che:
“...nearly half - 47.3 per cent - of the population had the mentality of twelve-year-old children or less - in other words that they are morons.” (Sanger, The Pivot of Civilization, p. 263, 1922)

Una percentuale altissima della popolazione sarebbe stata quindi coinvolta in questo piano e erano stati individuati solo 13,500,000 individui "intelligenti" e a cui sarebbe quindi stata concessa la possibilità di procreare. In sostanza l'olocausto della Sanger avrebbe fatto sembrare cosa da nulla la Soluzione Finale tedesca. Per quanto allarmanti tutte queste dichiarazioni finchè non godono di supporto politico rimangono esclusivamente elugubrazioni di una folle scritte su carta stampata. In realtà Planned Parenthood ha un ruolo importante e influisce attivamente nello scenario politico americano. Basti pensare che l'attuale presidente è Cecile Richards [*4], figlia della defunta governatrice del Texas, Ann Richards, ma soprattutto è un'organizzazione che influenza il pensiero conservatore. Lo stesso Presidente George Bush Sr. ha spesso affermato il suo pieno sostegno all'associazione:
“Although Planned Parenthood was forced, during the fascist era and immediately thereafter, to tone down Sanger's racist rhetoric from 'race betterment' to 'family planning' for the benefit of the poor and racial minorities, the organization's basic goal of curbing the population growth rate among 'undesirables' never really changed. Bush publicly asserted that he agreed '1,000 percent' with Planned Parenthood. (Tarpley & Chaitkin, p. 195, 1992)

Una realtà che quindi non è autoreferenziale e isolata, bensì si confronta costantemente con una cospicua parte del mondo politico, influenzandone le scelte. Allo stesso modo altre associazioni come la World Transhumanist Association e la Center for Genetics and Society sono in contatto con le comunità scientifiche degli States e partecipano costantemente ai dibattiti universitari:
“Last June at Yale University, the World Transhumanist Association held its first national conference. The Transhumanists have chapters in more than 20 countries and advocate the breeding of 'genetically enriched' forms of 'post-human' beings. Other advocates of the new techno-eugenics, such as Princeton University professor Lee Silver, predict that by the end of this century, 'All aspects of the economy, the media, the entertainment industry, and the knowledge industry [will be] controlled by members of the GenRich class... Naturals [will] work as low-paid service providers or as laborers...'” (Hayes, 2004)

In definitiva, alla luce della presenza di diverse organizzazioni (una rapida ricerca mostrerà come in realtà sia molto più numerose rispetto a quelle di cui sopra) all'interno di tutti i rami della società, e soprattutto in contatto con le realtà esecutive e dedite alla ricerca scientifica del paese del paese, sorge il dubbio che molte delle scelte prese in nome del progresso scientifico, siano in realtà punti di un'agenda accuratamente programmata e finalizzata alla "costruzione" di un'elite, in un processo programmato a tavolino. In un passato, non poi così lontano, la classe dominante controllava gli individui attraverso le credenze religiose e la cieca fede in Dio. Nel nuovo secolo pare che la stessa operazione sia stata resa possibile dal rinnovamento del meccanismo di controllo, non più basato sul misticismo, ma su una dittatura "pseudo-scientifica". La realizzazione di una realtà molto simile a quella raccontata da Aldous Huxley (fratello del meno noto al pubblico Julian Huxley, presidente dell'Unesco e fondatore della British Eugenics Society) nel suo libro "Brave New World", ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, pianificato nel nome del razionalismo produttivistico. Un mondo in cui i cittadini sono concepiti e prodotti industrialmente in provetta, sotto il costante controllo di ingegneri genetici.

Nelle puntate precedenti:

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