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Dopo aver scoperto che il governo americano non è in grado di contabilizzare milioni di dollari di spese dovute all'acquisto di armamenti e di provare che sono finite nelle mani dell'esercito irakeno e non della guerriglia [*1], il contribuente americano sarà lieto di sapere che milioni di dollari delle sue tasse sono andati persi in contratti per la ricostruzione dell'Iraq (compresi alcuni di quelli che il governo aveva comunicato fossero stati terminati) che non sono mai stati portati a termine a causa degli eccessivi ritardi e della scellerata gestione di questi capitali [*2]. Il monitoraggio della situazione è stato eseguito da Stuart Bowen Jr., l'ispettore speciale per la ricostruzione irakena, che ha tracciato un quadro sconfortante:[...] The special IG's review of 47,321 reconstruction projects worth billions of dollars found that at least 855 contracts were terminated by U.S. officials before their completion, primarily because of unforeseen factors such as violence and excessive costs. About 112 of those agreements were ended specifically because of the contractors' actual or anticipated poor performance. In addition, the audit said many reconstruction projects were being described as complete or otherwise successful when they were not. In one case, the U.S. Agency for International Development contracted with Bechtel Corp. in 2004 to construct a $50 million children's hospital in Basra, only to "essentially terminate" the project in 2006 because of monthslong delays. [...]
Oltre ad essere una dimostrazione del fatto che della ricostruzione dell'Iraq interessa poco o niente, è l'ennesima conferma che persino sulla ricostruzione il Pentagono mentiva. Dopo aver messo su una squadra di opinionisti ad hoc per influenzare le cronache dei media sull'andamento della guerra in Iraq [*3], si scopre che il governo mente anche sui progetti di ricostruzione, persino cambiandone gli scopi iniziali nel caso in cui non dovessero essere portati a termine:
[...] But rather than terminate the project, U.S. officials modified the contract to change the scope of the work. As a result, a U.S. database of Iraq reconstruction contracts shows the project as complete "when in fact the hospital was only 35 percent complete when work was stopped," said investigators in describing the practice of "descoping" as frequent. "Descoping is an appropriate process but does mask problem projects to the extent they occur," the audit states. Responding, USAID in the report said it disagreed that its descoping of the hospital project was "effectively a contract termination," but that it had changed the work because of escalating costs and security problems. Mark Tokola, the director of the Iraq transition assistance office, also responded that the database the IG's office reviewed of Iraq reconstruction contracts was incomplete. [...]
Il rapporto ha quindi duplice valenza; da una parte attesta che tutta questa guerra e tutto ciò che ne è seguito, è mascherata da tutta una serie di bugie (raccontate dagli stessi che pretendono il voto del contribuente e la sua fiducia nell'amministrazione della cosa pubblica) e in secondo luogo che tutto questo denaro finisce direttamente nelle tasche dei contractors che stipulano i contratti, che nemmeno si premurano di portare a termine vista la copertura istituzionale di cui godono. Redistribuzione di soldi di tutti verso i più ricchi e bugie, due caratteristiche che non costituiscono certo una novità quando si tratta di analizzare la gestione governativa della refurtiva pubblica.
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