13 maggio 2008

Il "Movimento per l'estinzione volontaria dell'uomo"

Bisogna dare atto ai movimenti ambientalisti di non mancare di fantasia. Anche se poi in realtà vanno tutti a parare verso la stessa soluzione finale, seguendo la strada tracciata da Kissinger [*1 - *2]. É il caso del Voluntary Human Extinction Movement (VHEMT), un gruppo ambientalista che afferma che il proprio obiettivo è quello di reclutare volontari per convincere un numero sempre più crescente di persone che la razza umana deve estinguersi affinchè il pianeta possa sopravvivere. Gli umani devono smettere di procreare e perseguire volontariamente una lenta scomparsa dalla faccia della terra affinchè piante, animali e ecosistemi possano sopravvivere. Il motto del movimento è "May we live long and die out" e il loro sito internet spiega il loro impegno nell'obiettivo di lungo termine che consiste nel convincere ciascuno che la Terra non ha futuro [*3]:
It has been suggested that there are only two chances of everyone volunteering to stop breeding: slim and none. The odds may be against preserving life on Earth, but the decision to stop reproducing is still the morally correct one. Indeed, the likelihood of our failure to avoid the massive die off which humanity is engineering is a very good reason to not sentence another of us to life. The future isn't what it used to be. Even if our chances of succeeding were only one in a hundred, we would have to try. Giving up and allowing humanity to take its course is unconscionable. There is far too much at stake. The Movement may be considered a success each time one more of us volunteers to breed no more.
Il movimento si affanna a spiegare che non spinge al suicidio, all'aborto, agli omicidi di massa o ad ogni tipo di controllo forzato della popolazione, però sostiene una riduzione totale della popolazione fino alla sua scomparsa [*4]:
VHEMT Supporters favor this goal, while Volunteers see extinction as the only sure way to avoid breeding ourselves back to today's density.
Per quanto il movimento cerchi di dissociarsi da qualsiasi dottrina malthusiana o eugenica, la sostanza è la stessa; gli essere umani non devono più avere spazio sul pianeta terra perchè sono diventati dei parassiti:
The fossil record shows that each time Homo sapiens entered a continent, a spasm of extinctions followed. Exotic invaders typically disrupt ecosystems, and we are no exception. On some philosophical level there is no doubt some truth feeding the myth. However, by examining our daily lives, and asking ourselves, "What part of my normal day is a part of Nature?" the sad truth is revealed.
Un'ulteriore lettura del sito del VHEMT lascia l'amaro in bocca a chiunque non condivida questi mezzi a dir poco nazisti. L'aspetto più raccapricciante è che il VHEMT si considera un movimento liberale, definendo il proprio credo "libertà riproduttiva" piuttosto che "controllo della popolazione". Uno stupendo espediente neolinguistico che supera persino i romanzi di Orwell. Non si devono assolutamente sottovalutare questi movimenti, in quanto da diverso tempo è in atto il tentativo, da parte di pseudo-gruppi ecologisti, di associare il cambiamento climatico e i problemi ambientali alla sovrappopolazione, con la logica conclusione che la soluzione sia quella di avviare politiche di controllo della stessa [*5]. Gruppi che imperversano in ogni angolo del globo, visto che in Inghilterra, la "Optimum Population Trust", un think-tank che gode di grande considerazione in patria, ha recentemente redatto uno studio che è mirato a dimostrare che i bambini sono un danno per il pianeta e quindi avere famiglie numerose è una grave violazione ambientale [*6]:
The paper will say that if couples had two children instead of three they could cut their family's carbon dioxide output by the equivalent of 620 return flights a year between London and New York. John Guillebaud, co-chairman of OPT and emeritus professor of family planning at University College London, said: "The effect on the planet of having one child less is an order of magnitude greater than all these other things we might do, such as switching off lights.
L'aspetto raccapricciante è che chi segue questa scuola di pensiero, si sente legittimato a proporre i peggiori crimini senza che a nessun tutore della sicurezza pubblica e del cittadino venga in mente di etichettarlo come terrorista tout-court (sarà forse l'assenza di turbante). Paul Watson, fondatore e presidente della "Sea Shepherd Conservation Society", ha recentemente proposto in un editoriale [*7] che per salvare il pianeta terra sarà necessario ridurre la popolazione di un miliardo di unità. Una proposta di genocidio completamente passata inosservata. Lo stesso vale per l'idea del Dottor Eric R. Pianka, che lo scorso anno in un discorso alla Texas Academy of Science ha affermato che è necessario sterminare il 90% della popolazione, suggerendo di usare il virus dell'ebola [*8]. La scelta è caduta su questo virus perchè il più veloce nel "compiere il proprio dovere". A titolo informativo significherebbe morire di morte lenta e atroce, essendo l'ebola una febbre emorragica in grado di liquefare tutti gli organi interni. Cio che è sconvolgente è che Pianka ha avuto la possibilità di terminare il proprio intervento senza che nessuno si alzasse a prenderlo a calci in culo. Se qualcuno dovesse nutrire la convinzione che tali idee sono il frutto delle menti di squilibrati, è bene dare un'occhiata a questa lettera al Congresso del 2002 di Colin Powell [*9]:
"Regrettably, the PRC has in place a regime of severe penalties on women who have unapproved births. This regime plainly operates to coerce pregnant women to have abortions in order to avoid the penalties and therefore amounts to a ‘program of coercive abortion.’ Regardless of the modest size of UNFPA’s budget in China or any benefits its programs provide, UNFPA's support of, and involvement in, China's population-planning activities allows the Chinese government to implement more effectively its program of coercive abortion.”
In sostanza le Nazioni Unite supportano già politiche di controllo della popolazione in Cina (l'amministrazione Clinton finanziò per oltre 14 miliardi di dollari la UNFPA), e ne sono persino fieri, come riportato in una dichiarazione di Sven Burmester:
"China has had the most successful family planning policy in the history of mankind in terms of quantity and with that, China has done mankind a favour"
Ad oggi, con l'emendamento del repubblicano Joseph Crowley, vengono stanziati 100 milioni di dollari all'anno al Fondo [*10]. In Cina le politiche di controllo demografico proseguono, nonostante le famiglie più influenti, come riporta la BBC, abbiano da tempo smesso di rispettare il vincolo di procreare un solo figlio [*11]. Come al solito le politiche governative si rivelano essere controproducenti solo per i ceti sociali più bassi, quelli che a parole dovrebbero essere più tutelati.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero, e' un movimento liberale. Il nazista calunniatore sei tu.

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