9 dicembre 2008

Obama inventa il pane a fette per sfamare la massa credulona

A dimostrazione del continuum tra l'uscente amministrazione Bush e l'entrante Obama ecco un articolo di Tim Swanson per mises.org, le cui previsioni si integrano perfettamente con quelle di Bob Eisenbeis sulle conseguenze disastrose che avrà nel medio-lungo termine la corsa folle alle Treasuries statunitensi. Altro che "we can change" verrebbe da dire, dopo aver letto questo articolo:
Come socialdemocratici dovremmo essere tutti oltraggiati dalle dichiarazioni di Obama dell'ultimo weekend.

Perchè comportarsi da spilorci e fermarsi a due milioni e mezzo di nuovi posti di lavoro [
*1], piuttosto che promettere 25 milioni, 250 milioni o addirittura l'occupazione universale? Inoltre perchè limitarsi a un piano di salvataggio di milioni di dollari quando si può arrivare a qualche triliardo di dollari? O forse questa sarà una proposta della prossima campagna elettorale.

Certamente Obama con questo piano potrà creare nuovi posti di lavoro. Si possono costruire case, riparare scuole e rinnovare le strade. A questi miglioramenti tangibili si accostano però costi invisibili, letali per il lungo termine. In primo luogo, per finanziare questo genere di operazioni è necessario pescare denaro dalle casse del Tesoro. Sfortunatamente per lui, gli incassi provenienti dalle tasse continueranno a scendere finchè i privati verseranno in una situazione economica di
recessione. É quindi necessario che Obama peschi questi soldi attraverso l'emissione di obbligazione a medio-lungo termine e monetizzando il debito, ad esempio spingendo la Fed a espandere l'offerta di denaro. Brevemente, Obama e il suo gregge stanno letteralmente affondando l'economia statunitense in un buco gigantesco.

É certamente vero che nel breve termine una
parte considerevole di questi costi verrà coperta attraverso l'acquisto delle obbligazioni, ma ciò comporta che nel lungo termine questo enorme debito, più gli interessi maturati, dovrà essere ripagato. Inoltre, poichè questa politica economica rialloca capitali in attività non produttive (ad esempio il trasporto pubblico) e in modelli industriali inefficienti (ad esempio il servizio pubblico), qualsiasi ritorno economico non giustificherà e nemmeno ripagherà l'investimento iniziale.
Se le politiche economiche di lungo termine sono solo un miraggio, non si deve pensare che il controllo del potere venga esercitato nello stesso modo. In barba al secondo emendamento, scritto proprio per permettere ai cittadini di difendersi da un governo che viola i diritti naturali e nega loro la libertà, Obama pare assolutamente intenzionato a spingere tutti gli americani alla vendita delle proprie armi da fuoco. Il fenomeno della vendita in massa delle armi è già in atto ed è la conseguenza delle politiche di "guns control" che verranno messe in atto nei mesi a venire, che prevede un aumento del 500% delle tasse sulla vendita di armi o addirittura il loro bando. Solo nella settimana in cui Obama è stato eletto, l'aumento delle vendite di armi ha sfiorato il 50%. Vorrà dire che ci penserà la "civilian national security force" a difendere gli americani, ovviamente anche dal loro Governo. Dopotutto va anche detto che per raggiungere i 2,5 milioni di posti di lavoro qualche nuova occupazione socialmente utile bisogna inventarsela.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

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