17 novembre 2009

Propaganda e controllo delle masse

L'impalcatura che regge la nostra democrazia è davvero imponente. Non si tratta, come potrebbero pensari molti fedeli, di principi nobili, bensì delle robuste colonne in pregiato marmo degli edifici delle strutture del potere statale. Le recenti campagne elettorali o gli annuali programmi statali di allocazione delle vostre risorse ci insegnano che non è più necessaria una base razionale o scientifica per la pianificazione centrale dello stato. Ormai l'individuo si getta completamente fra le braccia del Leviatano, supplicandolo di fare qualsiasi cosa per risolvere un problema. Non importa che tipo di problema e che tipo di soluzione, negli anni coercizione e educazione forzata hanno spinto il singolo a credere che ogni ambito debba essere regolato dall'ingegnere sociale di turno. Dal sistema economico a realtà circoscritte e private come il legame tra due singole persone. Se si è giunti a questo punto, gli uomini di stato, che oggi beneficiano del potere più assoluto, devono certamente ringraziare la propaganda. Una scienza ben definita da cui siamo costantemente condizionati. Questo articolo non ha lo scopo di smascherare chissà quale macchinazione massonica, bensì invitare i lettori ad affrontare il mondo esterno, compresi gli articoli della cosiddetta controinformazione, con senso critico e lucidità razionale.



"Quelli che manipolano il meccanismo nascosto della società costituiscono un governo invisibile che è il vero potere che controlla. Noi siamo governati, le nostre menti vengono plasmate, i nostri gusti vengono formati, le nostre idee sono quasi totalmente influenzate da uomini di cui non abbiamo mai nemmeno sentito parlare. Questo è il logico risultato del modo in cui la nostra società democratica è organizzata. Un vasto numero di esseri umani deve cooperare in questa maniera se si vuole vivere insieme come società che funziona in modo tranquillo. In quasi tutte le azioni della nostra vita, sia in ambito politico o negli affari o nella nostra condotta sociale o nel nostro pensiero morale, siamo dominati da un relativamente piccolo numero di persone che comprendono i processi mentali e i modelli di comportamento delle masse. Sono loro che tirano i fili che controllano la mente delle persone ...Coloro che hanno in mano questo meccanismo, costituiscono il vero potere esecutivo del paese.” - Propaganda, Edward Bernays (1929)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante davvero. Il potere esecutivo che non abbiamo mai visto.
Ora so da dove vengono l'espressione "fabbrica del consenso".
(Ricordati di fare aprire i collegamenti in finestre nuove.) L'economia di solito è la struttura complessa che più attira la mia attenzione. Il concetto di manipolazione l'ho sempre visto con sospetto. Devo approfondire. La connessione tra economia e manipolazione. Potrebbe dare un esito originale :-)

Nicolò ha detto...

Grazie della segnalazione dimoites... In ogni caso si, è interessante da approfondire... Si, vale davvero la pena di approfondire, perchè la propaganda mediatica influenza anche l'aspetto economico. Basti pensare che dopo la Crisi di quest'ultimo anno tutti chiedono più controlli e più stato, ovvero una presenza maggiore di coloro che hanno creato la crisi (per non parlare dei superpoteri che Obama ha garantito alla Fed).

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