10 gennaio 2008

C'mon Hillary!

Una vittoria che va contro tutti i sondaggi, completamente ribaltati rispetto alla vigilia, con circa il 39% dei voti contro il 37% del rivale Barak Obama. I risultati delle primarie nel New Hampshire hanno contraddetto non soltanto i sondaggi pre-elettorali e gli stessi exit poll, che avevano dato Obama avanti, ma anche il mini test in due villaggi di montagna al confine con il Canada in cui Hillary Clinton non aveva raccolto nemmeno un voto (dei 17 aventi diritto, 10 hanno scelto Obama, 7 Mc Cain). La spiegazione data a questo improvviso capovolgimento di preferenze sono state «Le lacrime di Hillary Clinton, la commozione mostrata nel corso della conferenza stampa di lunedì mattina mentre parlava della passione che anima la sua battaglia per la presidenza, nonostante tutte le difficoltà» [*1]. Come una farfalla uscita dal suo bozzolo, Hillary ha saputo arrestare l'ascesa di Obama, salvandosi dalla seconda batosta consecutiva. Una veloce analisi dei dati ci suggerisce, o quantomeno fa nascere il dubbio, che il merito non sia esclusivamente della candidata democratica metamorfizzata in un essere umano capace di piangere. I sondaggi della vigilia davano ad Obama un vantaggio di circa 10-15 punti percentuali. Un rapido calcolo matematico ci fa concludere che in pochissimo tempo Hillary Clinton abbia recuperato dai 13 ai 18 punti percentuali, un colpo di coda che penso non sia possibile nemmeno proponendo, in extremis, l'abolizione dell'ICI.

[*RealClearPolitics.com]

I sondaggi non hanno sbagliato. Hanno proprio toppato in pieno. Ma solo per Hillary:

L'inaspettata vittoria di Hillary non è l'unica sorpresa delle primarie in New Hampshire. Nella città di Sutton, ad esempio, i voti per Ron Paul sono spariti nel nulla [*2 - *video], nonostante diversi elettori abbiano pubblicamente ammesso [*3] di aver votato per l'outsider repubblicano. Tant'è che lo stesso responsabile degli scrutatori ha dovuto ammettere che dei 31 voti (su 386 totali) ricevuti da Paul, nessuno è stato registrato, per un "errore umano", nella tabella dei risultati [*4 - *5]. Casualmente questi inspiegabili capovolgimenti di fronte e queste dimenticanze sono avvenute in NH, stato in cui le votazioni elettroniche sono state quasi interamente (81%) appaltate alla LHS Associates di John Silvestro. Questo contractor utilizza la macchina per il voto elettronico Diebold 1.94w, su cui blackboxvoting.org ha realizzato un documentario che documenta come sia facile "truccarne" i risultati.


Siamo al paradosso più completo. La tecnologia ci permetterebbe di rendere molto più sicure e molto più economiche le votazioni, ma al contrario viene utilizzata dal Governo stesso per rendere i brogli elettorali sempre più difficili da verificare. Una democrazia al rovescio, in cui il voto dei cittadini viene manipolato al fine di farlo diventare uno strumento per consegnare le chiavi del potere a una ristretta e scelta minoranza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

a volte viene il dubbio che questa pratica sia più diffusa di quanto ci sia concesso verificare..

Nicolò ha detto...

Non so a te black, ma a me sono già sufficienti queste prove per far girare i coglioni. Figuriamoci se dovessimo sapere TUTTO. ;)

Un saluto,
Nicolò

Anonimo ha detto...

Sei ancora vivo?Almeno agli sms potresti degnarti di risp,specie quando sono di auguri.Mazzo di Rho libera.Sgrunt.

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