20 giugno 2008

No al Trattato


Soldiers are we
whose lives are pledged to Ireland;
Some have come from a land beyond the wave. Sworn to be free,
No more our ancient sire land
Shall shelter the despot or the slave

(La Canzone del Soldato - Inno nazionale irlandese*)




Arrivo in ritardo, ma mi unisco alle felicitazioni di molti altri blogger [*1 - *2 - *3 - *4] a seguito della notizia, ormai non più tanto recente, della bocciatura del Trattato di Lisbona da parte del popolo irlandese. Per quanto dubiti fortemente che questa bocciatura popolare costituisca un punto di svolta nel cammino verso un Nuovo Ordine Mondiale, ritengo rimanga un'importante battuta d'arresto nel consolidamento di una stuttura elitaria autoreferenziale. Questo no categorico impedisce l’unanimità e quindi la ratifica del trattato. Per i profani, il trattato di Lisbona è la riedizione della vecchia costituzione europea naufragata con il no espresso da Olanda e Francia nel 2005. Dubito che gli irlandesi si siano presi la briga di leggerselo tutto, dato che è composto da 273 pagine (state tranquilli, il primato del programma elettorale di Veltroni è al sicuro), ma forse sono abbastanza scaltri da evitare di mettere la firma su un contratto che non presenta nessun vantaggio per l'individuo, visto che limita ulteriormente la sua già esigua (per non dire inconsistente) capacità decisionale. Con il trattato di Lisbona i parlamenti nazionali sarebbero completamente svuotati di ogni potere di deliberare su questioni economiche (compresa l'introduzione di nuove tasse), di polizia, di sicurezza, di difesa, delegando tutto alla decisione della commissione europea le cui modalità di elezione sono tutto fuorché democratiche essendo il Presidente della Commissione Europea, vero padre padrone, eletto dai governi e solo ratificato dal parlamento. Questo comporterebbe tutta una serie di nefaste conseguenze sulla vita del singolo, molto probabilmente non troppo differenti da quelle che affligono gli abitanti dello Zimbabwe, provocate da una Banca Centrale Europea come unica entità a capo delle politiche monetarie, dall'abolizione del diritto alla neutralità, dalla cancellazione delle istanze di autonomia regionale, dalla riduzione della sovranità nazionale, dall'obbligo di fornire aiuto militare ad un paese colpito da attacco terroristico (anche se poi si rivela una montatura), dalle misure antiterrorismo che prevedono la pena di morte,... Insomma una versione europea del Patriot Act americano (quello che fu approvato dal Congresso sotto minaccia dell'antrace, poi rivelatasi ordita dai servizi segreti [*5]). Ecco, giusto per riportare precisi riferimenti, l'articolo relativo alla pena di morte:
"La morte, cioè l'uccisione nella pubblica via, "non viola" i principi se "è il risultato di un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario". Quando si stia reprimendo "in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione". O per "eseguire un arresto regolare o per impedire l'evasione di una persona regolarmente detenuta". (art. 2, paragrafo 2 della Carta dei Diritti Fondamentali). "Uno Stato può prevedere nella propria legislazione la pena di morte per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra". (articolo 2 del protocollo n.6 della Carta dei Diritti Fondamentali). [*6]
Inutile far notare quanto sia estendibile un articolo che si riferisce a "sommosse", "insurrezioni" e "pericolo imminente di guerra". Definizioni piuttosto generiche che renderebbero possibili bersagli anche i comitati che si oppongono alla TAV o alle discariche campane.
Interessante anche notare che con un sistema bancario centralizzato la banca centrale può stimolare l'inflazione gonfiando le riserve del sistema bancario e riducendo la quota di riserva obbligatoria uniformemente su tutto il territorio europeo, scelte che non comporterebbero una conseguente crisi sulle bilance dei pagamenti che invece si verificherebbe nel caso di una moneta nazionale. Si tratta non solo di inflazione (fenomeno controproducente, che andrebbe in ogni caso eliminato, causato dalla fiat money governativa a cui io sono contrario a prescindere dalla territorialità a cui è estesa), ma di inflazione illimitata, non disciplinata dalle eventuali crisi delle bilance dei pagamenti o dalle riduzioni nei tassi di cambio. Più si estende e più è facile iniettare liquidità senza che i piani alti ne paghino le conseguenze, più chi ha lo stipendio fisso verrà vessato da una politica monetaria del tutto sfavorevole ai ceti medi e bassi. Alle bolle speculative e la conseguente cattiva allocazione delle risorse dovuta a scellerate iniezioni di liquidità, si aggiunge una vera e propria “dittatura dell’Unione e della Banca Centrale Europea”. Grazie al Trattato di Lisbona, infatti, i burocrati dell’Unione Europea avranno pieno titolo a bocciare qualunque misura decisa dal nostro governo, e dagli altri governi europei, per difendere la propria economia, l’occupazione, i redditi, l’industria e l’agricoltura, ed intervenire sui prezzi.

A parte l'Irlanda, che ha dato la possibilità ai propri cittadini di decidere del loro futuro (come logica vorrebbe che fosse), gli altri paesi hanno aderito o aderiranno per via parlamentare. Visti i risultati in Olanda, Francia e Irlanda, possiamo affermare che le scelte dei rappresentanti democratici sono in costante contrasto con quelle dei rappresentati, e che un trattato retificato senza interpellare i cittadini è un vero e propriocolpo di stato” silenzioso, che addirittura modificherebbe sostanzialmente anche la Costituzione (quella di cui fino a ieri abbiamo festeggiato i "sessanta", con tanto di saggio breve all'esame di stato) e assoggettandola ai poteri finanziari europei. Non stanno costruendo l'Europa dei popoli (ammesso che sia possibile, e soprattutto necessario costruirne una), ma quella della finanza, delle banche, dei soliti poteri forti. Il trattato di Lisbona sarebbe la ratifica del passaggio dalla dittatura velata e mascherata da democrazia nella quale siamo immersi, alla dittatura vera e propria.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

E' il NWO che avanza... consiglio la visione del video "Zeitgeist" per avere un quadro della situazione più ampio (lo trovate su google.video.com, emule o altro circuito p2p)

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