7 ottobre 2008

Tutto il mondo è paese

Che cosa accade quando una città fallisce? In Italia la risposta è verificabile empiricamente. É sufficiente recarsi a Catania o Taranto: montagne di spazzatura, buche non riparate da anni, strade buie, fontane asciutte, bus che si fermano di colpo e scaricano i passeggeri, il Comune assediato da centinaia di dipendenti in attesa dello stipendio del mese precedente, cumuli di bare all'obitorio perché non ci sono i soldi neppure per seppellire i morti. Uno scenario che potrebbe manifestarsi in diversi comuni italiani, in un futuro non troppo prossimo: Milano, coi suoi 300 milioni di euro in derivati e Roma, coi suoi 7 miliardi di euro di debiti, su tutti. Se nello Stivale comuni e provincie non se la passano bene (oltre 10 miliardi di euro in derivati), anche dall'altra parte dell'Atlantico c'è chi è alla canna del gas: la California di Arnold Schwarzenegger. Guardacaso uno degli Stati che maggiormente ha "beneficiato" del boom immobiliare degli ultimi anni. Come riporta il Wall Street Journal [*1], la California finirà i soldi il 28 ottobre e, sperando che in Piano Paulson passi, necessita almeno di un prestito federale di 7 miliardi di dollari, che paiono briciole di fronte alla manovra da 700 miliardi di dollari, ma si tratterebbe comunque del maggior salvataggio della storia di un ente pubblico americano:
With credit markets all but paralyzed and state and local governments unable to borrow money, California officials joined calls Thursday for quick approval of a financial bailout plan working its way through Congress. [...] "It is daunting that California, the eighth-largest economy in the world, cannot obtain financing in the normal course of its business to bridge our annual lag between expenditures and revenues," Gov. Arnold Schwarzenegger wrote in a letter to the state's congressional delegation in Washington. California is swiftly running out of time to float $7 billion worth of short-term debt needed to pay workers and bills as early as next month, state Treasurer Bill Lockyer warned in his own letter. [...] But even if Congress approves the $700-billion plan this week, Lockyer could not predict whether a deal would actually make it easier to borrow money.
Ci troviamo dinanzi a un disastro di proporzioni immani che pagheranno interamente i cittadini il cui debito pro capite è raddoppiato negli ultimi 5 anni, a causa della scellerata scelta dello Stato di finanziare il proprio deficit con ulteriori prestiti. Solo nel mese di agosto 33mila californiani hanno perso la casa e altri 101mila hanno ricevuto l'avviso di pignoramento. La solita solfa, nei periodi di boom economico gli utili sono stati privatizzati (ovvero divisi fra un ristretto gruppo di persone), ora le perdite verranno socializzate (ovvero addossate sulle spalle di un grande numero di cittadini dal reddito fisso). Molti altri Stati hanno subito le ripercussioni del crollo del sistema finanziario centralizzato statunitense, come Massachussets, Carolina del Nord, Florida, Texas, Virginia, Arizona e New Mexico.

0 commenti:

Posta un commento