In diverse occasioni su questo blog è stato rimarcato non solo come la ripresa economica statunitense esistesse solo nella propaganda governativa, ma anche che fosse impossibile stimolare artificialmente una ripresa economica e che l'intervento statale avrebbe solo prolungato l'agonia dei paesi colpiti dalla crisi.
Quale politica dovrebbe quindi adottare un governo che desidera un rapido superamento della depressione e il ritorno dell'economia ad un normale livello di prosperità? Il punto fermo del proprio programma economico dovrebbe essere la non interferenza con il processo di aggiustamento del mercato. Quanto più le autorità pubbliche intervengono per ritardare questo naturale processo di aggiustamento , tanto più profonda sarà la depressione e più lento e difficile il cammino verso una ripresa.Nel giugno scorso, a gran voce il Vicepresidente Biden, in un briefing, aveva proclamato che sarebbe stata un'estate in ripresa, presentando un rapporto intitolato: “Summer of Recovery: Project Activity Increases in Summer 2010.” Il rapporto riportava che "milioni di americani hanno oggi un lavoro grazie al Recovery Act". I dati di luglio riguardanti i posti di lavoro persi negli States smentiscono categoricamente il rapporto di Biden e confermano quanto detto in precedenza. Mentre i Democratici promisero che il loro pacchetto di stimolo avrebbe creato 3,7 milioni di posti di lavoro, la realtà è di gran lunga diversa. Attualmente 2,6 milioni di posti di lavoro, inclusi 2,5 milioni del settore privato, sono andati in fumo. Gli ultimi dati del Dipartimento del Lavoro mostrano che un totale di 48 stati su 50 hanno diminuito considerevolmente il numero dei propri occupati. Non stupisce che un quotidiano di Capitol Hill questa settimana ha riferito che questa tendenza negativa nel mercato del lavoro potrebbe essere la "campana a morto" per l'estate di ripresa prevista dalla Casa Bianca, mostrando un recente sondaggio in cui solo il 41% degli americani approva la gestione dell'economia da parte di Obama, il livello più basso di approvazione mai registrato nelle indagini. A questo indirizzo trovate la tabella con tutti i 50 stati e il confronto tra le proiezioni dell'Amministrazione Obama e quelle reali.
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