17 marzo 2008

Great Depression Reloaded

Trecento miliardi di euro bruciati nella giornata di oggi e il dollaro in caduta libera sotto il peso di una crisi finanziaria definita come "la più grave dalla fine della seconda guerra mondiale" dall'ex presidente della Fed, Alan Greenspan. Questo il sanguinoso bollettino della giornata, che fotografa una borsa in ginocchio:

[*RaiNews24] Tutti i maggiori mercati europei accusano una nuova battuta d'arresto, sulla scia della chiusura negativa dei mercati asiatici, questa mattina, e dopo le difficoltà in avvio di Wall Street.[...] Nella chiusura degli indici principali delle piu' importanti borse europee e' la fotografia dell'ultimo ciclone che ha investito oggi i mercati mondiali. Nel vecchio continente sono stati bruciati in un giorno piu' di 300 miliardi di capitalizzazione. [...]

Questo crollo è la conseguenza degli ennesimi giochi malsani della Fed, che a sorpresa nella notte ha tagliato il tasso di sconto per i prestiti diretti alle banche, così da fronteggiare la crisi del credito. Una contromisura che ricorda molto quelle prese durante la
Grande Depressione. Non si tratta di una coincidenza, visto che anche gli effetti ricordano molto quello che avvenne 70 anni fa circa: come negli anni '30 sorsero le Hoovervilles, oggi iniziano a spuntare tendopoli [*1] in California e i prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 24% [*2] in tutta America. Ben Bernanke ha motivato la scelta di tagliare i tassi per promuovere mercati finanziari liquidi e ben funzionanti (sic!) facilitando così l'immissione di liquidità che va tutta a favore delle banche sull'orlo della crisi (per chi non l'avesse ancora fatto, consiglio la lettura di questo post). Tant'è che subito dopo il provvedimento della FED, la Bear Stearns, istituto sull'orlo della bancarotta per via dei mutui subprime [*3], è stata acquisita dalla Jp Morgan, a cui è stato garantito un finanziamento speciale da parte della Federal Reserve. Insomma, una palese dimostrazione che le Banche centrali sono lì apposta per parare le spalle agli istituti bancari. Non potendo salvare Bear Stearns direttamente, la Fed ha usato JP Morgan come ponte per l'acquisto [*4] ad un prezzo di "favore" di 236 milioni di dollari (in una situazione di normalità con questa somma non ci si sarebbe comprati nemmeno la sede fisica dell'istituto). Questa transazione è la dimostrazione che la Fed ha scelto di avallare gli acquisti delle banche che si trovano in difficoltà, nonostante il taglio di questi tassi di sconto sia una delle cause principali dell'insopportabile inflazione che ha causato i vertiginosi aumenti dei prezzi (dal petrolio al cibo) e le tendopoli californiane. Insomma, Bernanke viene quotidianamente incensato come salvatore della patria, quando in realtà le politiche monetarie centralizzate sviliscono costantemente il valore della moneta causando una perdita di potere d'acquisto del lavoratore. Per usare un'espressione che spesso sentiamo, se non si riesce ad arrivare a fine mese, il dito va puntato soprattutto contro la Banca centrale. Alla luce della scelta di tagliare i tassi di sconto viene spontaneo chiedersi quante altre banche riceveranno lo stesso trattamento di favore, ovvero, quanti altri dollari "Helicopter Ben" è disposto a stampare per salvare i "suoi amici". Ne va del nostro stipendio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Prescindendo la natura etica della situazione che mi vede perfettamente d'accordo, ti volevo precisare alcune cose:
- La FED sta facendo il suo mestiere per mantenere vivaci gli scambi monetari e per impedire la recessione o peggio la stagflazione.
- Bear Sterns che valeva 160$ ad azione un anno fa era una delle piu' fragili banche d'investimento e sicuramente uno dei capri espiatori della famosa bolla mattonata.
- La FED non farà fallire nessuna banca, ma favorira' l'acquisizione delle banche critiche da parte di quelle piu' stabili.
Detto questo, e condividendo molta parte del ragionamento fatto, penso che la crisi attuale si risolverà con un rialzo degli scambi azionari e monetari tra maggio e l'autunno in corrispondenza delle nuove elezioni USA.
Nel frattempo tendopoli, ingiustizie e sofferenza continueranno... ma anche dopo.. :(
Un saluto.
Beppe

Nicolò ha detto...

Ciao Beppe,
innanzitutto grazie per il contributo.
Non sono d'accordo sul ruolo della Fed, che ritengo sia la causa primaria delle attuali crisi finanziarie (che non sono altro che il frutto delle bolle speculative). Se hai tempo ti consiglio la visione di questo interessante filmato: Il ruolo delle Banche centrali nella crisi economica

Anonimo ha detto...

Ciao Nicolo'.. non mi sono spiegato.
Non è che sia d'accordo sul ruolo della FED, ma ho cercato di spiegare quello che sta facendo.
Smorzare i toni della recessione, e alimentare i mercati.
Che sia giusto o meno è un altro argomento. :)

Nicolò ha detto...

Ok perfetto, ci siamo chiariti...

...e poi ho colto l'occasione per linkare un topic interessante :)

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